Last Updated on 9 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
L’idea della finestra anabolica è un’idea, una teoria. Ci sono degli studi che la confermano, e altri studi che ne smentiscono l’efficacia. Iniziamo a capire cosa diavolo è. Avete presente quella cosa chiamata metabolismo? Ecco, si tratta di quell’insieme di processi che mantiene vivi noi e ogni altro essere vivente. Il nostro metabolismo consta di due fasi: la fase anabolica (o di ricostruzione) e la fase catabolica (di degradazione). L’obiettivo è sempre mantenerci in equilibrio: non si può costruire sempre, così come non si può solo distruggere. Ora, durante l’esercizio fisico, il corpo tende a dissipare due elementi: il glicogeno muscolare e gli aminoacidi. In particolare si è visto che alcuni tipi di aminoacidi (la glutammina, per esempio) si disperdono subito o durante l’allenamento, e in teoria andrebbero dunque reintegrati chi dice durante chi dice subito dopo l’allenamento.
La finestra anabolica è quel periodo, subito dopo l’allenamento, in cui il corpo avrebbe in teoria bisogno dei giusti nutrienti (quindi carboidrati + aminoacidi/proteine) per recuperare quanto perso durante lo sforzo. E sempre in teoria, avrebbe bisogno di recuperare immediatamente, quindi si dovrebbe trattare di carboidrati a medio o alto indice glicemico e di proteine di veloce digestione, come le idrolizzate. Sennò se ci impieghi ore a digerire e assimilare i nutrienti la finestra anabolica è bella che persa. Si è chiusa a doppia mandata e addio.
Ma quanto dura questa finestra anabolica? Faceva bene la ragazza a mangiarsi la banana e a parlare di un massimo di venti minuti dalla fine dell’allenamento? (segue a pagina tre).