Last Updated on 27 Ottobre 2015 by Eleonora Bolsi
2) CARNI LAVORATE: IL SALAME E’ COME IL FUMO? Ovviamente, bisogna anche tenere conto il fatto che le carni lavorate siano state messe sullo stesso piano di fumo o alcol. Significa che chi non fuma ma mangia il salame o la mortadella fa danno alla sua salute come se fumasse? Non esattamente. Le percentuali di rischio sono diverse. Considerate che nella stessa categoria c’è anche il plutonio.
Cosa vuol dire che le percentuali di rischio sono diverse? Che il fumatore assiduo ha l’86% di probabilità di sviluppare una neoplasia polmonare. Il mangiatore di bacon fino al 20% di probabilità di sviluppare una neoplasia del colonretto. In generale, il fumo aumenta il rischio di ammalarsi di tutti i tipi di neoplasia del 19%; il consumo giornaliero di carni lavorate del 3%.
Un problema esiste, in questa classificazione, così come in quella successiva: davvero la qualità della carne non crea differenza? Davvero si può mettere sullo stesso piano il nostro culatello con i McNuggets del fast food? Purtroppo non sono mai state fatte distinzioni.
3) CARNI ROSSE, QUEL CHE RESTA: si parla di carni rosse come i muscoli dei mammiferi manzo, vitello, agnello o montone, maiale, capra. Questi sono legati a una “probabile evidenza”. Gli esperti raccomandano attenzione sui metodi di cottura: meglio evitare le temperature elevate, evitare la crosticina tipica del barbecue o di alcuni arrosti: insomma, la raccomandazione di non mangiare la parte bruciacchiata della carne rimane.Ma cosa vuol dire mettere le carni rosse nella categoria 2a? Questo gruppo raccoglie cibi e sostanze che “probabilmente” causano cancro negli uomini, ma che in alcuni casi hanno maggiori evidenze negli animali. A questo gruppo appartengono anche sostanze che si sviluppano durante la frittura delle patatine, prodotti chimici di vario tipo, dalle lacche ai coloranti per capelli, fino ai detersivi. E no, non finisce qui: allarmanti allo stesso modo per gli esperti sono le conserve di verdura. I cetriolini sottaceto, per esempio. E persino il caffè.
Anche qui, non sono mai state fatte chiare distinzioni sulla qualità della carne: carne di allevamento intensivo e bestiame cresciuto a qualsiasi tipo di mangime vanno sullo stesso piano di allevamenti locali e certificati.