Last Updated on 10 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Moltissime persone sono affascinate dalla teoria dell’indice glicemico: secondo questa teoria, sarebbe possibile tenere a bada la risposta della glicemia e dell’insulina facendo attenzione al “potere” che certi cibi a base di glucidi hanno di far alzare appunto gli zuccheri nel sangue. Il ragionamento alla base di questa teoria è semplice: poiché i picchi di insulina nel sangue sono da evitare per non ingrassare e per non rischiare problemi di salute come il diabete, scegliere alimenti con ridotto potere glicemico ci aiuta a dare al corpo un lento rilascio di zuccheri che non incide sull’insulina, ma la mantiene stabile. Questo volendo fare una sintesi, ma sul mio sito trovare molti articoli di approfondimento.
Come capire il potere glicemico degli alimenti? Tutti gli alimenti che contengono glucidi, quindi sia i carboidrati semplici che complessi,
Perché ne parlo come di una teoria? Perché, se è un concetto valido quello di associare ai cibi glucidici un indice glicemico, è una teoria quella per cui mangiare a basso indice glicemico favorirebbe il dimagrimento. In realtà si è scoperto che la risposta all’indice glicemico degli alimenti è individuale, basata sulla sensibilità soggettiva all’insulina. Inoltre anche alimenti non glucidici causano un aumento dell’insulina (le proteine, special modo animali) e anche se è giusto capire che a seconda dell’alimento glucidico che ingeriamo ci sarà una risposta a livello di glicemia e di insulina nel sangue, bisogna anche considerare il carico glicemico dei nostri pasti, cosa che in molti mi chiedono di spiegare perché non riescono a capirla.
(Se sei interessato ad approfondire, vai a pagina due. Se vuoi conoscere direttamente i trucchi per ridurre il carico glicemico, migra a pagina tre!)