Last Updated on 23 Agosto 2018 by Eleonora Bolsi
Io non sono una da “crociata contro il glutine“, ma è indubbio che tra prodotti da forno et similia che acquistiamo ai supermercati, spesso piena di frumento e amido modificato e la pasta che spesso viene consumata tutti i giorni, e non della stessa qualità di una volta, il problema del glutine c’è, nel senso che troppo glutine fa male. E se vogliamo “allenare” il nostro intestino e dimagrire, alternare la pasta tradizionale con fonti alternative di fibre e carboidrati è il consiglio che ci tengo a darvi.
Voi direte: sì, ma è già pieno il mondo di cibi gluten free. Sì, vero, ma molti alimenti gluten free sono pieni di additivi e hanno liste lunghissime di ingredienti. Qui in questa pasta gli ingredienti sono tre.
Da questo punto di vista, la pasta La Zero è ideale per chi sente di avere problemi di sensibilità al glutine (ma NON per chi è celiaco: essendo prodotta in un pastificio c’è un piccolo rischio di contaminazione) e per chi deve tenere sotto controllo le calorie, ma non solo: grazie alla differenziazione delle fibre (vegetali, di amaranto o riso, di konjac), questa pasta è perfetta per nutrire la nostra flora intestinale e aumentare il nostro consumo di fibra. Tempo fa questa ricerca stabilì che l’assunzione di 30/35 grammi giornalieri di fibra era l’unica cosa da fare per perdere peso e rimanere in salute. Sì, non aveva importanza il resto dell’alimentazione, ma le fibre sono indispensabili.
Anche le 69 calorie per i 100 grammi di pasta sono puramente indicative: in realtà, essendo fibra, il nostro corpo ne assimila di meno (circa 0,5 calorie per grammo in meno).
Vediamo adesso se la pasta La Zero ha qualche svantaggio: be’, il prezzo non è decisamente per le tasche di tutti (un pacco costa circa 4 euro), ma ogni pacco corrisponde a circa mezzo chilo di pasta, perché cuocendola, aumenta di volume. Altro neo è che al momento, La Zero si può ordinare online qui o trovare nei negozi elencati qui. In teoria però si potrebbe ordinare anche da altri biologici o proporla a chi gestisce negozi bio e di alimenti senza glutine. Infine, la cottura: la pasta è al dente se si rispettano i 6/8 minuti di cottura. Ricordatevi di non superare questo limite, o tende ad ammorbidirsi troppo rispetto alla pasta tradizionale.
Il mio consiglio insomma è di provarla, soprattutto per consistenza e sapore: non vi ho detto che tra le prove di questo week end, ho proposto La Zero anche a degli ospiti: linguine con sugo speziato di peperoni e datterini. Calorie a porzione del mio piatto? 200 calorie per oltre 100 gr. di pasta. “Sembra di mangiare vera pasta” o “Almeno questa è pasta” è stato il commento più ricorrente rispetto alla shirataki!