martedì, Ottobre 15

Itis, la dieta per artrite reumatoide

Si chiama ITIS ed è un protocollo modificato della dieta mediterranea. Si tratta di una dieta per artrite reumatoide, ovvero studiata per tenere a bada i sintomi di una nota condizione cronica autoimmune che colpisce tendini e legamenti (articolazioni), infiammandoli e consumandoli finché il soggetto che ne soffre non riesce più a muoversi.

Per esempio, le persone affette da artrite reumatoide possono avere dita deformate che non riescono più a muovere a causa del forte dolore fino al loro totale irrigidimento. Ma l’artrite reumatoide può colpire progressivamente anche le gambe, il bacino, le ginocchia, i gomiti, il rachide. Si tratta quindi di una malattia molto dolorosa che via via rende al soggetto impossibile muoversi autonomamente e a maggiore rischio di eventi maggiori.

dolore cervicale 3

Per questo motivo, così come per altre condizioni autoimmuni per cui si è cercato di trovare delle soluzioni anche a livello di dieta, come nel caso della famosa dieta ipotossica,un gruppo di ricercatori ha messo a punto ITIS. Ovvero la dieta per artrite reumatoide che è un tipo di mediterranea potenziata.
Vediamola insieme.

Itis, la dieta per artrite reumatoide

Lo studio che andremo ad analizzare e che descrive precisamente il protocollo ITIS, parte dalle poche evidenze in possesso della comunità scientifica sull’effetto infiammatorio di alcuni alimenti. Così come i risultati raggiunti con tipi di diete pensate per potenziare i batteri buoni intestinali e migliorare quindi l’immunità generale. Purtroppo finora sia una dieta anti-infiammatoria che una dieta a base di probiotici e altri metaboliti per migliorare il microbiota non hanno avuto molto successo nelle persone affette da artrite reumatoide.

Le caratteristiche di ITIS rispetto ad altre diete per artrite reumatoide.

Quindi in cosa si differenza ITIS rispetto ad altri approcci?

La dieta ITIS appartiene comunque alla categoria di diete anti-infiammatorie, ma è molto più precisa nell’individuare delle sostanze dannose per chi soffre di questa condizione autoimmune: per esempio, delle sostanze che derivano dalla digestione della colina, un tipo di vitamina, e dalla carnitina, un amminoacido. Quindi si pone a metà tra una dieta anti-infiammatoria e una dieta da nutrizione di precisione. Sono stati individuati anche alcuni batteri che per quanto comuni sembrano avere nelle persone affette da questa condizione un ruolo di cattivoni: per esempio il Prevotella copri.

In generale, non si tratta di una dieta restrittiva, né nei macronutrienti, né in generale nella scelta alimentare. Yogurt, fibre, alcuni tipi di cereali integrali, frutta e verdura sono la base della dieta ITIS.

ITIS e la lista di alimenti permessi/consigliati

Gli alimenti permessi sono miele, tè verde, frutta e verdura/ortaggi (verdure in foglia, zucchine, zucca, aglio, carote), un estratto di verdura al giorno, cereali e pseudo-cereali integrali soprattutto in chicco (avena, grano saraceno) che non contengano glutine (riso sì, grano è da limitare).
I latticini e formaggi sono da evitare così come le carni rosse e i salumi: via libera a yogurt, anche greco, a pollame e pesce da alternare (in particolare per il pesce le alici, lo sgombro, il salmone, sarde ecc, ma non conservati o sottolio) due o tre volte a settimana, a legumi, in particolare lenticchie, bevande vegetali a base di avena, nocciola, cocco. Aceto di mele, olio di oliva, sono permessi e incoraggiati.
Anche le cotture devono essere semplici: no grigliate, no fritture.

la dieta ipotossica o metodo seignalet contro il dolore

I pasti inoltre devono essere regolari a partire dalla colazione.
Vediamo uno schema alimentare.

Itis, la dieta per artrite reumatoide: schema alimentare

Colazione: tè verde, yogurt con miele e noci o mandorle spezzettate + un frutto di stagione a pezzi o due cucchiai di muesli.
Spuntino: estratto di verdure (spinaci, sedano, rucola) +mezza mela o un frullato misto tra verdure e frutta.
Pranzo: avena/riso/mais/pseudo-cereali/orzo con dei legumi o con delle verdure a parte melanzane, peperoni, pomodori, patate.
Due-tre volte a settimana: cereali + legumi o una zuppa di verdure con aggiunta di legumi.
Tisana.
Spuntino: un frutto o uno yogurt
Cena: insalata o verdure in foglia saltate in padella o bollite e condite con poco olio o verdure/ortaggi trifolati. Pollo o tacchino 2-3 volte a settimana. In alternativa pesce 2-3 volte a settimana. Due uova solo una volta a settimana o una frittatina di albumi. Un frutto a fine pasto, per esempio dell’ananas, o qualche galletta di riso/mais per accompagnare.
Usare aceto di mele, spezie come curcuma, cannella, zenzero, erbe aromatiche.
Dopocena: un bicchiere di latte vegetale con poca cannella o una tisana con miele e due-tre mandorle.

La dieta in sintesi…

Ricapitolando: il pranzo prevede cereali preferibilmente senza glutine + verdure o cereali + legumi o verdure + legumi.
La cena è quasi sempre un piatto proteico (pollame o pesce o in alternativa prodotti vegani) con verdure e ortaggi più olio di oliva a crudo.
Colazione e spuntini prevedono yogurt anche in due porzioni al giorno, fiocchi di avena o muesli, semi di chia o semi oleaginosi, tè verde, miele, frutta o latte vegetale.