Last Updated on 21 Novembre 2018 by Eleonora Bolsi
Una delle diete più salutari al mondo? Dimenticate la dieta Paleo, la dieta Okinawa e le diete ipocaloriche per la longevità. Un gruppo di scienziati ha analizzato la dieta degli Tsimani, una popolazione della Bolivia che sembra esente da rischi di pressione alta, di diabete di tipo 2, di problemi cardiovascolari. In particolare, gli antropologi Thomas Kraft e Michael Gurven, hanno vissuto un po’ di tempo in compagnia degli Tsimani, per il progetto promosso dall’Istituto Nazionale della Salute americano “Tsimane Health and Life History Project“.
Gli Tsimani, dicono i ricercatori, hanno il cuore più in salute del mondo: la loro dieta naturale, con pochissimi prodotti industriali provenienti dai vicini mercati, fa, secondo i due scienziati, la differenza sulla loro salute.
Gli Tsimani sembrano immuni dalle malattie dell’uomo moderno, ma la loro salute non è legata all’ambiente.
Popolazioni vicine ma con diete diverse non mostrano gli stessi parametri di salute.
Ma da cosa è caratterizzata quella che gli antropologi definiscono una delle diete più salutari al mondo?
Tenetevi forte.
Tante calorie e tanti carboidrati soprattutto complessi (a parte la frutta), ma pochi grassi.
Gli Tsimani consumano in media dalle 2400 alle oltre 2800 calorie giornaliere. Di queste calorie, la maggior parte proviene da carboidrati complessi come riso e platani. Mangiano carboidrati per il 64% della loro dieta, proteine per il 21% (un po’ di più della nostra dieta mediterranea) e grassi per solo il 15%, ovvero meno della metà dei grassi raccomandanti nella nostra dieta. Hanno alti valori di selenio, magnesio e potassio.
Oltre ai carboidrati citati, gli Tsimani consumano frutta, verdura, pesce, poca selvaggina, manioca.
Queste calorie e questa quota di carboidrati permette loro di tenersi naturalmente attivi. In media infatti gli Tsimani fanno 17mila passi al giorno. Purtroppo però il loro stile di vita è destinato a cambiare: le migliorie dei trasporti hanno reso più facile per i Tsimani comprare dai vicini supermercati. Questo sta alterando significativamente la loro dieta, in peggio, e gli esperti immaginano che mangiare nuovi prodotti industriali li porterà presto ad avere gli stessi rischi per la salute degli occidentali.