Last Updated on 26 Marzo 2018 by Eleonora Bolsi
3) Lasciate i resti sul piatto: questo è utile nel caso in cui quello che mangiamo contempla qualche resto, per esempio tipico di alcuni piatti salati come costolette, ali di pollo, gamberetti, ma buono anche per la frutta in guscio. Se siete fan di noci e compagnia bella, non buttate via i resti, ma lasciateli sul piatto. E anche quando comprate la frutta in guscio, sceglietela in guscio, e non senza. Sono tutte cose che ci aiutano nella percezione della quantità. Ci ricordano quando abbiamo già mangiato.
4) Usate la scala della fame: ne ho parlato in un articolo, e vi giuro che quando lo scrivevo, pensavo che fosse una scemenza, davvero non capivo come mai un gruppo di esperti potesse perdere tempo a ideare una scala della fame. Ma funziona. Una volta che la usiamo (basta solo una volta), quella successiva ci verrà automatico “catalogare” il tipo di fame. E di colpo ridimensionarla. Lo spiego qui.
5) “Apparecchiate” il piatto per un selfie: è un ottimo modo per sentirsi più soddisfatti di quello che si mangia nei pasti principali. Create dei piatti ben presentati, e volendo scattate una foto con la telecamera del vostro cellulare. Una donna ha perso così più di 50 chili, postando in rete quello che mangiava, e ottenendone giudizi e commenti. Ma è proprio il fattore estetico a venirvi in aiuto: comporre un piatto con il contorno accanto, un mix di erbe aromatiche e spezie, una presentazione gradevole, vi fa sentire più curati nell’alimentazione e più padroni di quello che mangiate.