Last Updated on 21 Novembre 2020 by Eleonora Bolsi
Tempo fa ho pubblicato questa interessante testimonianza della neuroscienziata Sandra Amoodt, che in un video ha spiegato come è riuscita a perdere circa sette chili in un anno senza fare una dieta, ma mangiando secondo il suo senso di fame.
Una cosa in realtà molto complicata da fare, soprattutto se ragioniamo in termini di calorie, macronutrienti, peso corporeo, cibi giusti e cibi sbagliati. In questo caso, il nostro senso di fame ci appare mostruoso, enorme, abnorme.
E il timore di ingrassare e diventare obesi è troppo grande per fare come dice la Amoodt: mangiare punto e basta ogni volta che si ha fame.
Ma se volete fare un favore a voi stessi, se sospettate che il cibo regola la vostra vita e non siete voi a disporre liberamente del cibo, se vivete nel timore di ingrassare, allora vi spiego come ridurre il senso di fame per dimagrire.
Avrete così zero voglia di spuntini, zero voglia di cibi “sbagliati” tranne che occasionalmente, e un senso molto più ridimensionato sia della golosità che dell’appetito.
SENSO DI FAME: COME RIDURLO PER DIMAGRIRE?
Per prima cosa occorre chiedersi se si mangia abbastanza, o se al contrario non stiamo sempre a dieta.
Sappiamo che il fabbisogno di una donna di media statura e non attiva va, a seconda del tipo di lavoro svolto, dalle 2100 alle 1900 calorie circa a seconda dell’età secondo la Fao. Per un uomo dalle 2400 alle 2100 calorie circa.
Le donne e gli uomini che mangiano molto meno di così, io consiglio una reverse diet (ti spiego qui cos’è).
L’obiettivo è quello di mangiare né più né meno del proprio fabbisogno calorico totale. Dopo qualche mese, vi renderete conto di avere meno voglia di cibi dolci, di snack e di tentazioni varie.
Ovvero, le restrizioni alimentari aumentano la voglia di sgarrare. Di conseguenza, occorre arrivare a uno stato di “serenità” alimentare per combattere le tentazioni.
Successivamente, se la bilancia è la vostra amica del cuore, forse è il caso che voi e la bilancia vi prendiate una bella pausa di riflessione.
Se dobbiamo uscire da una condizione di fame nervosa, non possiamo pensare sempre al nostro peso.
Perché pesarsi tutti i giorni equivale a riportare l’alimentazione sul piano della dieta dimagrante, a recriminarsi di qualche oscillazione, a sentirsi indisciplinati e sbagliati. Questa frustrazione ci fa tornare al ciclo vizioso di restrizioni e poi abbuffate o sgarri. Impariamo a pesarci una volta al mese.
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