(Ultimo aggiornamento: 09/12/24)
La dieta Paleo o dieta paleolitica o paleodieta ha avuto successo anche da noi in Italia.
Questo nonostante le basi teoriche della paleodieta siano state confutate dalla scienza in modo inequivocabile.
Non è vero che l’uomo del Paleolitico non mangiasse cereali o legumi. Al contrario, sia il Sapiens che il Neanderthalensis mostrano una flora batterica mutata rispetto ai loro antenati comuni proprio per digerire gli amidi dei carboidrati complessi.
Allo stesso modo le poche popolazioni tribali rimaste fino ai giorni nostri fanno una dieta ricca di carboidrati complessi e povera invece di proteine animali.
Insomma: se pensavate che l’uomo del paleolitico mangiasse solo carne e pesce, poche verdure e niente altro, ebbene, la ricerca scientifica è andata avanti, e il senso comune di come si alimentavano gli uomini del primitivo è rimasto fermo a trent’anni fa.
Tuttavia, il fatto che la dieta paleolitica sia infondata dal punto di vista teorico, non vuol dire che sia da rigettare del tutto.
L’idea di fare un’alimentazione più naturale e non avere paura dei grassi e delle proteine animali ha aiutato molte persone a perdere effettivamente peso.
Ma potrebbe aiutarci anche da più se sapessimo in cosa consisteva la vera dieta paleolitica, ovvero se avessimo un’idea fondata e verosimile di quello che effettivamente mangiavano gli uomini prima dell’era neolitica e della coltivazione diffusa dei cereali: prima cioè di diecimila anni fa.
Scoperta la vera dieta paleolitica
Un aiuto oggi ce lo danno gli esperti dell’Istituto italiano di Preistoria e Protostoria con sede a Firenze, uno dei più prestigiosi non solo in Italia ma anche a livello internazionale.
Secondo quanto affermato in occasione del convegno “La prima farina in Toscana. Alle origini dell’alimentazione”, l’uomo paleolitico mangiava cibi ottenuti da farine e cereali senza glutine, che quindi erano parte della sua dieta assieme alla cacciagione, i pesci e i crostacei e i vegetali.
O almeno è quanto faceva in quella che oggi consideriamo la terra toscana che quindi vanterebbe la prima farina della storia secondo le nostre attuali conoscenze.
Vecchia di circa trentamila anni.
Ma quali caratteristiche aveva la prima farina di cui si nutriva l’uomo del paleolitico?
Una farina fortemente amidacea, ottenuta polverizzando i grani della Tifa, grani antichi simili al farro, che secondo i manuali di storia cresceva in abbondanza in Grecia e in alcuni paesi Arabi.
Questo permette di stabilire che già i Paleolitici non solo facevano una dieta più bilanciata di chi tenta oggi la paleodieta, ma anche ricca di amidacei, che potevano metabolizzare come l’uomo moderno.
E adesso su che basi chi fa la paleodieta dirà che gli uomini un tempo non mangiavano cibi amidacei?