La dieta Paleo o dieta paleolitica o paleodieta sta avendo sempre più successo anche da noi in Italia, nonostante le sue basi teoriche siano spesso state confutate dalla scienza: non è vero, secondo le ultime scoperte, che l’uomo del Paleolitico non mangiasse cereali o legumi e allo stesso modo sono molte le popolazioni tribali che fanno una dieta ricca di carboidrati complessi e povera invece di proteine animali. Insomma: se pensavate che l’uomo del paleolitico mangiasse solo carne e pesce, poche verdure e niente altro, ebbene, la ricerca scientifica è andata avanti, e la vostra idea romantica di come si alimentavano gli uomini del primitivo trova sempre meno conferme. Tuttavia, il fatto che sia infondata dal punto di vista teorico, non vuol dire che tutta la dieta Paleolitica sia da rigettare: l’idea di fare un’alimentazione più naturale e non avere paura dei grassi e delle proteine animali ha aiutato molte persone a perdere effettivamente peso.
Ma potrebbe aiutarci anche da più se sapessimo in cosa consisteva la vera dieta paleolitica, ovvero se avessimo un’idea fondata e verosimile di quello che effettivamente mangiavano gli uomini prima dell’era neolitica e della coltivazione diffusa dei cereali: prima cioè di diecimila anni fa.
Un aiuto oggi ce lo danno gli esperti dell’Istituto italiano di Preistoria e Protostoria con sede a Firenze, uno dei più prestigiosi non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Secondo quanto affermato in occasione del convegno “La prima farina in Toscana. Alle origini dell’alimentazione” , l’uomo paleolitico mangiava cibi ottenuti da farine e cereali senza glutine, che quindi erano parte della sua dieta assieme alla cacciagione, i pesci e i crostacei e i vegetali. O almeno è quanto faceva in quella che oggi consideriamo la terra toscana che quindi vanterebbe la prima farina della storia secondo le nostre attuali conoscenze. Vecchia di circa trentamila anni.
Ma in cosa consisterebbe questa farina di cui si nutriva l’uomo del paleolitico? Una farina fortemente amidacea, ottenuta polverizzando i grani della Tifa, grani antichi simili al farro, che secondo i vecchi manuali di storia cresceva in abbondanza in Grecia e in alcuni paesi Arabi.
Questo permette di stabilire che già i Paleolitici non solo facevano una dieta più bilanciata di chi tenta oggi la paleodieta, ma anche ricca di amidacei, che potevano metabolizzare come l’uomo moderno. E adesso su che basi chi fa la paleodieta dirà che gli uomini un tempo non mangiavano cibi amidacei?