giovedì, Novembre 21

Questa carenza ti fa bruciare meno calorie

Last Updated on 4 Aprile 2019 by Eleonora Bolsi

VITAMINA B1: LA CARENZA CHE RALLENTA IL METABOLISMO

Come le altre vitamine del gruppo B, e la vitamina C, la vitamina B1 è idrosolubile. A differenza delle vitamine liposolubili, il corpo ha bisogno ogni giorno di adeguate dosi di quelle idrosolubili, perché ne trattiene in minime quantità, a livello muscolare.

Un eccesso di carboidrati raffinati e scelte proteiche poco azzeccate (albumi al posto di uova, petto di pollo da allevamento intensivo, pesce in scatola, yogurt alla frutta, bevande vegetali) rubano al corpo le minime risorse di tiamina e non ne forniscono altre.

Le vitamine di sintesi contenute in cereali da colazione e altri prodotti, negli integratori o nelle bevande non risolvono i problemi della carenza. Gli autori sottolineano che uno dei problemi per cui le persone oggi ingrassano è che hanno una carenza di tiamina, appunto. Questa vitamina infatti agisce come co-fattore di numerosi processi enzimatici che coinvolgono la glicolisi e la degradazione degli amminoacidi. Per glicolisi si intende, appunto, la conversione di glucosio in energia (ATP).
Inoltre la carenza di tiamina è una delle cause della disbiosi intestinale o SIBO.

DOVE SI TROVA LA VITAMINA B1?

La tiamina in forma naturale si trova in alcuni cibi: nelle frattaglie, nel fegato, nelle uova (tuorli), nel germe di grano, nei semi di lino e di girasole, nella carne di maiale, nelle noci macadamia, nei legumi.
La biodisponibilità della vitamina è molto bassa, ed è minore nei cibi di origine vegetale, perché si è visto che solfiti e fitati ne riducono l’assorbimento, che di per sé è già basso. Pesce crudo, crostacei e molluschi crudi danno lo stesso problema.

Un’adeguata assunzione di pesce, carne, crostacei e molluschi cotti, fegato di vitello o maiale, bresaola o affettati senza polifosfati, uova intere da allevamento bio, sono la maniera migliore per assumere questa proteina.
Farina di mais nixtamalizzata (in Italia si trova la Maseca), lievito di birra alimentare, legumi sottoposti a riduzione degli antinutrienti (questo è il modo), e noci macadamia o semi di girasole/lino potenziati (cioè messi a bagno una notte, scolati bene e tostati appena) sono invece le fonti vegetali più sicure. Farmaci, pillola contraccettiva, carenze di altre vitamine e sali minerali (per esempio il potassio) peggiorano l’assorbimento di questa vitamina.
Un mix delle due cose, ci permette di evitare la carenza su base giornaliera, e migliorare nettamente il metabolismo.