mercoledì, Ottobre 30

Quali esami fare per controllare il metabolismo

Last Updated on 21 Maggio 2020 by Eleonora Bolsi

Molte persone si mettono a dieta mosse da ragioni estetiche. La più banale è che non si piacciono quando si vedono allo specchio.

Ma se vogliamo fare le cose per bene e dimagrire nel modo giusto, vale la pena fare alcuni esami del sangue per controllare il metabolismo.

Questo serve per capire se ci sono delle situazioni che vanno corrette e soprattutto in che modo.

Oggi vediamo gli esami da fare per capire il nostro stato di salute metabolico.

QUALI ESAMI FARE PER CONTROLLARE IL METABOLISMO

Ratio colesterolo buono e trigliceridi.

Negli esami del sangue possiamo chiedere quattro valori.

Il primo valore è quello del colesterolo totale. Il secondo valore è quello del colesterolo HDL (definito buono). Il terzo valore è quello del colesterolo LDL o cattivo. Il quarto valore è quello dei trigliceridi.

Con questi valori possiamo ottenere due informazioni importanti sul nostro metabolismo.

  • Il primo riguarda il rischio cardiovascolare.

    Dividendo il valore del Colesterolo Totale e quello del colesterolo HDL dobbiamo ottenere come risultato non più di 5 se siamo uomini e non più di 4.5 se siamo donne.

  • L’altro valore che possiamo ottenere è quello della ratio HDL e trigliceridi.

    Se il rapporto è 1:1 (in sostanza gli stessi valori) o con colesterolo HDL maggiore dei trigliceridi, non dobbiamo preoccuparci troppo.

    Se invece i trigliceridi sono più del colesterolo buono, abbiamo la certezza che qualcosa a livello metabolico non va.

    Le cause possono essere, dal punto di vista alimentare: un eccesso di bevande zuccherate combinato a un eccesso di alcol (il mix fruttosio+alcol fa aumentare i trigliceridi.

    Questo può accadere anche per pasti troppo ricchi di fruttosio, ma in genere non ci si arriva mai mangiando della frutta, bensì con bevande zuccherate o con un eccesso di dolci confezionati. Oppure una dieta troppo ricca di grassi.
    Una dieta con grassi ridotti e al tempo stesso senza bevande o snack confezionati è la soluzione migliore.

Esame della pressione.

Farsi controllare la pressione dal vostro medico o in farmacia è un’altra cosa importante.

Esistono molte ragioni per cui si può soffrire di pressione alta: fattori ereditari, ma anche abitudini scorrette come fumo o alcol, cibi con troppo sale aggiunto (dovrebbe essere un consumo cronico, per esempio siamo abituati a mangiare patatine o frutta secca salata in superficie), chili di troppo, stress. Quest’ultimo da solo incide già molto sulla pressione arteriosa.

Se in combinazione con il primo dato, il rischio cardiovascolare diventa alto, e quindi dobbiamo assolutamente rivolgerci al medico per una dieta.

Correggere le cattive abitudini, per esempio abuso di sostanze eccitanti, sedentarietà, mangiare alimenti troppo salati, avere orari poco regolari, alcol, e ridurre lo stress con passeggiate, più ore di sonno, yoga o meditazione  sono le prime misure da adottare.

Glicemia a digiuno.

Per fare questo esame è necessario astenersi dall’alimentazione per almeno 8/10 ore, comprese le bevande a parte l’acqua.

La misurazione si può fare anche in farmacia ed è bene farla ogni tanto perché magari un singolo valore alterato non è predittivo.
Se la glicemia a digiuno supera costantemente o è analoga a 100 mg/dl siamo in una situazione a rischio.
Dobbiamo rivedere il nostro stile di vita.
Influisce molto sulla glicemia presa al mattino  lo stato di stress, e in particolare avere il cortisolo alto. Questo ha un effetto iper-glicemizzante, opposto all’insulina.

Fare pasti regolari e soprattutto bilanciati tra carboidrati e proteine, evitando di mangiare fuori pasto cibi ricchi di zucchero se siamo sedentari  può essere una prima misura da adottare.

Al contrario, ridurre drasticamente i carboidrati e prediligere i grassi può essere un’arma a doppio taglio, perché a lungo andare impatta la sensibilità all’insulina. Questo sebbene sul breve termine dia risultati incoraggianti.
Se quindi siete reduci da diete povere di carboidrati e avete ripreso da poco a mangiarli, la glicemia alterata può esserne una conseguenza.

3 pasti giornalieri e due piccoli spuntini, riduzione dei cibi ricchi di grassi, evitare fuori pasto troppo ricchi di zuccheri, adeguato sonno e un po’ di movimento possono già migliorare notevolmente la situazione.
Al mattino cromo, vitamine del gruppo B e acido alfa lipoico sono delle buone soluzioni naturali da concordare con il medico se il quadro non è ancora preoccupante.

Chiaramente questi sono gli esami di base per controllare il metabolismo.

I valori discussi con il medico potranno portarci più facilmente alla soluzione adeguata.

Meglio evitare, se questi valori non sono buoni, diete fai da te, special modo se sbilanciate: anche se ci vediamo male allo specchio e vorremmo dimagrire subito.

La perdita di grasso corporeo migliora tutti questi valori, ma deve essere fatta con un approccio il più possibile equilibrato, anche tenendo contro del proprio stile di vita. Se per esempio abbiamo il cortisolo alto, fare una dieta drastica può andare a peggiorare la situazione, così come una dieta con troppe proteine o troppi grassi e pochi carboidrati.