Last Updated on 4 Settembre 2017 by Eleonora Bolsi
2) LO STRESS: La limitazione alimentare (di scelta, di porzioni, di quel che ti pare) stressa già di suo, non c’è niente da fare. Il corpo va in allarme non appena vede che al segnale della fame non segue un adeguato apporto di cibo. Il dimagrimento più intelligente è quello che riusciamo a ottenere senza grosso stress. Per esempio, incrementando quotidianamente il punto 4 di questa lista, puntando non a ridurre i cibi, ma a una maggiore qualità degli stessi (non rinunciare al cioccolato, sceglilo fondente. Non rinunciare allo zucchero, ma non usarlo per ogni tazzina di caffè), cercando anche e davvero di ridurre lo stress nella nostra vita, migliorando la qualità del nostro tempo. Lo stress ci fa mangiare sovrappensiero o in fretta, ci fa venire voglia di più dolci, ci fa venire quella fame da Ferrero Rocher (non è fame ma qualcosa di buono), che se fossimo in pace con noi stessi sentiremmo semplicemente un po’ di meno. Pensate a quando vi siete sentiti bene e in pace e a quante volte vi siete sentiti frustrati e inappagati. Escluse le occasioni conviviali, in quali di queste due occasioni tendete a mangiare di più?
3) IL RAPPORTO CON IL CIBO: il vostro rapporto con il cibo è normale quando è istintivo e naturale; mangiate per fame e per gola, ma a un certo punto sapete dire basta; sentite chiaramente i segnali di fame e sazietà; pensate al cibo solo quando avete fame e non tutto il tempo. Se questo rapporto è compromesso, la dieta ve la dovete proprio levare dalla testa. Cercate di normalizzarlo curando di più il punto 2 e 4 della lista.
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