Last Updated on 16 Novembre 2021 by Eleonora Bolsi
E veniamo adesso a uno dei dolci più tipici della tradizione italiana, che dalla Lombardia ha decisamente conquistato tutta l’Italia ed esiste in decine di varianti: il panettone.
E’ la croce e delizia delle festività natalizie. Assieme al pandoro, è ormai diventato un dolce di tradizione e viene acquistato già a ottobre o novembre. In qualsiasi famiglia un panettone o un pandoro a Natale non mancano, e, soprattutto durante le feste, ce ne troviamo più di uno in casa.
Quale scegliere per la dieta? E quando mangiarlo, soprattutto?
PANETTONE, VALORI NUTRIZIONALI
Il panettone è un dolce ricco di carboidrati e grassi.
Per questo motivo, dobbiamo pensarlo come una vera e propria portata del pasto.
Se abbiamo mangiato il primo piatto e durante il pasto non abbiamo lesinato a pane, del panettone, con le sue belle calorie che vanno dalle 350 fino alla 450/500 con creme e glasse aggiunte, ne possiamo sentire a malapena il profumo.
Una fettina davvero minuscola da 30 grammi, tanto per onorare la tradizione, possiamo concedercela.
Ricordiamoci che in genere ha meno calorie del pandoro, avendo meno burro e quindi meno grassi.
Ma se ne vogliamo di più, che fare?
I TRUCCHI PER MANGIARE IL PANETTONE DOPO IL PASTO
La nutrizionista e medico Sara Farnetti dà un preziosissimo consiglio in questo video.
Ridurre la quota di carboidrati durante il pasto, per esempio mangiando un assaggio di primo piatto, evitando il pane e saltando la frutta per una porzione più varia di verdure sono tre accorgimenti utili per chi vuole mangiare il panettone o il pandoro dopo pasto.
In questo modo possiamo concederci il dolce senza eccedere con il carico glicemico totale, e senza compromettere la digestione. Infatti più zuccheri semplici ingeriamo in un pasto misto di tante portate, più la digestione si fa difficile, la pancia si gonfia o ci sentiamo pesanti.
Un altro consiglio è concedersi una fetta a colazione, rendendo pandoro o panettone protagonisti di questo pasto di inizio giornata, assieme a un semplice caffè, un tè o una tisana preferibilmente senza zucchero.
In questo modo, chi teme di ingrassare sfrutterà le calorie e la dolcezza del panettone per iniziare la giornata, saltandolo ovviamente in altri momenti. Ma il panettone può essere mangiato anche se siamo a dieta ipocalorica.
Vedi la dieta natalizia con panettone e pandoro, perfetta per dimagrire prima e dopo Natale.
I PANETTONI SPECIALI, LIGHT E SENZA PECCATO
Quale panettone scegliere?
In generale, più gli ingredienti sono di qualità e la lievitazione è lunga, più sarà salutare. Il panettone tradizionale prevede lievitazione a pasta acida e ingredienti di qualità: aromi naturali, uova intere di categoria A nonché vero burro. Comprare il panettone industriale spesso significa rinunciare alla qualità degli ingredienti, per esempio con l’utilizzo di grassi come margarine o con tempo di lievitazione inferiore.
Diciamo che a quel punto il panettone rischia di diventare dannoso come un pacco di merendine qualsiasi. Non bisogna infatti guardare solo alle calorie, ma anche e soprattutto alla qualità degli ingredienti.
Tradizionali o senza uvetta e canditi.
Per esempio, il panettone Albertengo o quello di Davide Barbero. O ancora il siciliano Fiasconaro.
E infine, la variante in vasocottura, una tecnica che lo rende umido e più digeribile. Quello biologico, senza canditi. E l’artigianale biologico di Fraccaro. E se non amiamo neanche l’uvetta, anche uno con gocce di cioccolato fondente è un’ottima scelta, come quello di Loison.
I panettoni alternativi.
Il panettone all’olio di oliva è una variante per chi non può consumare il burro. Mentre, sul sito Dolci per intolleranti, troviamo una selezione di panettoni tra senza glutine, vegano, con olio di oliva.
Infine, i panettoni fit, chiamati così perché sono a basso contenuto di carboidrati e più proteici. Tra quelli con meno calorie del panettone tradizionale, abbiamo il Pan Natale di Feeling Ok e quello della Proto Netto.