Last Updated on 6 Maggio 2021 by Eleonora Bolsi
Dire che l’obesità sia semplicemente una conseguenza di quanto e di ciò che si mangia è un concetto riduttivo, che negli ultimi anni è stato inoltre smentito da una serie di studi.
L’obesità ha un’origine multifattoriale, che implica non solo alimentazione e attività fisica ma anche stress, infiammazione problemi ormonali, psicologici e immunitari. In questo articolo vedremo cosa lega l’obesità al sistema immunitario grazie a una nuova scoperta.
OBESITA’, LA MALATTIA CHE NON HA UNA DEFINIZIONE
Il primo problema sul concetto di obesità è che, a parte dire che è una condizione caratterizzata da un eccesso di peso corporeo, non si dice altro. Questo è quanto spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In sostanza quella che oggi viene considerata una malattia è definita ufficialmente attraverso un unico sintomo.
Questo problema di definizione riflette il problema di trattamento.
Se io non so definire cosa sia una malattia a parte il suo sintomo principale, come faccio a curare le persone?
Direste mai dell’influenza che è una malattia causata da febbre alta? No, semmai direste che la febbre alta è un sintomo e non l’unico. La definizione migliore di obesità a mio avviso la dà l’Obesity Medicine Association.
“L’obesità è una malattia neurocomportamentale cronica, recidivante e multifattoriale, in cui un aumento del grasso corporeo promuove la disfunzione del tessuto adiposo e un’anormale accumulo di massa grassa, con conseguenze negative sulla salute metabolica, biomeccanica e psicosociale“.
OBESITA’ E STIGMA DEL PESO
Se si continua a pensare di combattere l’obesità dicendo alle persone che ne soffrono di mangiare poco, esercitarsi di più e fare sacrifici, non avremmo che quello che si è ottenuto in mezzo secolo di prescrizioni dietetiche: niente. Oggi esistono migliaia di diete, e nonostante questo l’obesità è un fenomeno crescente. Al mondo ci sono più persone obese che malnutrite.
La conseguenza è che, anziché considerare l’obesità un problema multifattoriale, si pensa che, se dieta ed esercizio fisico non bastano, la colpa risiede nella condotta dell’obeso.
Egli o ella è sicuramente un fannullone che ama ingozzarsi.
Tale distorsione di pensiero alimenta lo stigma ai danni di chi ha un corpo più grasso. Con il risultato che tale stigma sta peggiorando la qualità della vita degli obesi con effetti sulla loro salute che sono persino peggiori di quelli di un indice di massa corporea più alto della media.
Oggi, abbiamo invece uno studio che correla obesità e sistema immunitario. Questo ci dice che sempre più studi sottolineano la necessità di un intervento che non sia solo: mangia di meno.
OBESITA’ E SISTEMA IMMUNITARIO
Un nuovo studio condotto da un team di ricerca della Fujian Medical University (Cina) e dell’Istituto di Biologia Genomica dell’Università dell’Illinois ha dimostrato che in un gruppo di topi, un macrofago noto come Brd4 promuove l’accumulo di peso corporeo e l’insulino-resistenza.
Se un soggetto, a causa di una risposta immunitaria e infiammatoria anomala, produce un quantitativo superiore alla norma di questa classe di macrofagi, avrà come risposta un accumulo di trigliceridi.
E quindi di grasso corporeo o tessuto adiposo bianco.
Quando i ricercatori hanno abbassato la produzione di questo macrofago nell’intestino dei topi, il loro metabolismo si è alzato nonostante una dieta ricca di grassi e calorie.
Questo vuol dire che, se si agisse sull’espressione di questi macrofagi, i soggetti tornano a bruciare correttamente l’energia assunta dagli alimenti. Se questa linea di ricerca fosse incoraggiata e promossa, noi avremmo qualche chance in più di capire come funziona l’obesità e combatterla.