Last Updated on 14 Novembre 2014 by Eleonora Bolsi
Se pensiamo che il problema sia il Mcdonald, be’, ci siamo fatti male i conti: ho letto con orrore un articolo americano in cui si mettevano a confronto i milkshake e le bevande tipo smoothies e frullati, con tanto di valori nutrizionali. Ebbene, non credevo fossimo arrivati a tanto: alcuni milkshake arrivano a quasi duemila calorie, con oltre duecento grammi di zucchero, un po’ come mangiarsi un’intera torta di mele fatta in casa, solo che questa te la bevi e fa più male. Ovviamente, possiamo tirare un sospiro di sollievo a sapere che la maggior parte di queste bevande killer sono americane e con ogni probabilità rimarranno in America, visto che da noi neanche lo Starbucks ha preso piede. Tuttavia, un dubbio sorge, anche perché in Italia, se è vero che manca lo Starbucks è anche vero che ci sono molte altre insidie che da caffetterie a gelaterie propongono in realtà bevande molto simili: milkshake e smoothie pieni di zucchero che viaggiano intorno alle 700/500 calorie si trovano anche da noi. Innanzitutto un consiglio: quando siete all’estero andate pure allo Starbucks o alla catena Dunkin’Donuts presente anche in molti Paesi europei, ma non per le loro bevande. La bevanda alla zucca dello Starbucks viaggia intorno alle cinquecento calorie: è un latte caldo al sapore di zucca. I loro frappuccini ai vari gusti o speziati arrivano anche a ottocento calorie, l’equivalente di un etto di burro liquido, solo che in questo caso è tutto zucchero. La Dunkin Donuts fa dei frappuccini frozen al cioccolato che superano le novecento calorie, come un litro di olio.
E in Italia? Il nostro Mcdonald’s, che all’estero propone maxi bevande da ottocento calorie, in Italia limita l’offerta a piccoli concentrati di zucchero: il normale milkshake viaggia sulle 225 calorie, l’extreme milkshake 335 calorie. Diffidate dalle copie carbone dei milkshake americani vendute in Italia: molte aziende stanno dando il loro contributo in bustina a bar e caffetterie che vi propongono cioccolate calde, frappuccini e frappè su imitazione di quelli americani (vedi Eraclea) e di cui nulla si sa sotto il profilo nutrizionale (che belle aziende!). Fatevi fare la cioccolata dalla vera cioccolata, il frappè da due cucchiaiate di gelato, latte, ghiaccio e poca frutta: non supererete mai le trecento calorie, ma è sempre meglio del doppio o del triplo delle varie multinazionali.
E attenzione agli smoothies: questi frullati di frutta e acqua, simili a delle granite vellutate, hanno una percentuale incredibile di zucchero, che gonfia il composto assieme al ghiaccio. Evitateli. Meglio una spremuta d’arancia.