Last Updated on 23 Febbraio 2019 by Eleonora Bolsi
Sono moltissimi gli uomini che, all’avvicinarsi dell’andropausa, notano un calo del testosterone, che viene poi confermato dalle analisi del sangue.
In genere la prescrizione per testare la produzione di testosterone e avere informazioni sulla fertilità includono esami del sangue come testosterone libero, totale, S-HBG e altri dati complementari come la misurazione dell’insulina, dell’estrogeno o della prolattina.
INTEGRATORI PER AUMENTARE IL TESTOSTERONE: FUNZIONANO?
Il mercato degli integratori per aumentare il testosterone è preso di mira non solo dagli uomini affetti da andropausa, ma anche da molti sportivi o da adulti stressati che notano problemi legati a un testosterone basso.
Per esempio.
- Problemi erettili.
- Scarsa libido.
- Scarsezza del liquido seminale.
- Problemi di fertilità.
- Tendenza ad accumulare adipe sull’addome e sul busto.
- Depressione, tendenza all’affaticamento, confusione.
- Perdita di massa muscolare special modo agli arti (gambe in primis, ma anche braccia sottili).
- Sensazione di non riposare a sufficienza di notte.
Ma questi integratori per aumentare il testosterone funzionano?
Non sempre, anzi, poco.
Il problema infatti è che se non si scopre con degli esami accurati cosa causa la scarsa produzione di testosterone a livello sistemico, difficilmente un integratore potrà risolvere il problema.
Sì è visto per esempio con l’arcinoto Tribulus: una sostanza che risulta efficace solo in casi di disfunzione erettile, ma che poco o niente fa in altri casi.
E di cui spesso i palestrati abusano, sperando che questo integratore incrementi lo sviluppo della massa muscolare (spoiler: non funziona).
Per intenderci, il testosterone basso può derivare da un eccesso di cortisolo, o ancora da un’insulina troppo alta.
Dunque è sempre meglio cercare di valutare il problema con un medico, e fare esami specifici che indichino una possibile causa. A volte per ristabilire un determinato ormone non serve integrare con quell’ormone specifico, ma per esempio con un altro complementare o precursore.
Oppure con nessuna terapia ormonale ma agendo su delle carenze o su una infiammazione latente.
Ecco perché il fai da te rischia di essere in genere un fallimento.
Se tuttavia la carenza di testosterone è legata semplicemente all’età, oggi un integratore naturale efficace esiste.
Ed è la Nigella Sativa o l’estratto (o l’olio) di cumino nero.
Abbiamo infatti già visto in questo sito che il cumino nero è efficace per aumentare la sensibilità insulinica se preso prima dei pasti, e per ridurre la tendenza ad accumulare grasso addominale, sia negli uomini che nelle donne.
Ma un gruppo di scienziati dell’Università di Tikrit in Iraq ha scoperto che uno specifico dosaggio di cumino nero aumenta il testosterone del trenta per cento.
Il dosaggio efficace è di quattro capsule di Nigella Sativa in estratto secco o pastiglie di olio (dose per capsula: 500 mg) da assumere due volte al giorno, dunque due capsule per volta, per tre mesi consecutivi.
Per esempio con questo prodotto.
Pro Natural Soft Gel Capsule 500 pezzi Olio di cumino nero (Nigella sativa) a 500 MG
Si tratta quindi di 2 grammi di Nigella Sativa in tutto al giorno.
I risultati sono stati promettenti per tutte le persone, uomini adulti, incluse nel campione.
Approfondimenti: La dieta per aumentare il testosterone.