Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Tempo fa, considerando l’opinione di alcuni esperti che correlavano le diete continue delle persone al sovrappeso, concludevo che, anche se sembrava un paradosso, più si stava a dieta più si tendeva a ingrassare. La cosa ha senza dubbio un fondo di verità se si pensa che chi sta a dieta ipocalorica continua non fa che stressare e abbassare il metabolismo, con la conseguenza di accumulare peso anziché perderlo nel lungo termine, o cadere vittima di vari disordini alimentari. Inoltre, anche il tipo di dieta che si sceglie è predittivo del nostro successo/fallimento in campo dietetico: se voglio dimagrire velocemente e voglio dimagrire subito, costi quel che costi, quel che mi interessa è che il numero sulla bilancia scenda a scapito della salute e quindi qualsiasi dieta drastica va bene. Il che però porta a riprendere il peso con gli interessi, e quindi, alla fine, di essere più grassi.
Ma, uno studio cinese, realizzato su un campione di circa 28mila persone dice esattamente il contrario.
Le persone non stanno più a dieta degli scorsi decenni, ma meno. E probabilmente sono più grasse per questo motivo.
Le ragioni per cui in realtà si controlla meno l’alimentazione e quindi si tende meno a dimagrire per gli esperti possono essere molteplici: da un lato, una maggiore accettazione sociale delle persone sovrappeso (body acceptance/body confidence) che però potrebbe anche essere una conseguenza del fatto che aumentano le persone sovrappeso, dunque bisognerebbe capire se viene prima l’uovo o la gallina; dall’altro, il fatto che le persone sovrappeso spesso hanno provato in passato metodi dimagranti che non hanno funzionato, rendendole in seguito più rinunciatarie.
Se queste ragioni/ipotesi mi sembrano deboli, la terza mi sembra la più coerente: il sistema sanitario nazionale (anzi, la plurale: la sanità nei vari paesi…) si sta prendendo sempre meno carico della prevenzione dell’obesità, lasciando allo sbando le persone che devono dimagrire, preda di programmi più o meno validi e della disinformazione, ma soprattutto lasciando a loro la scelta del professionista privato. Salvo poi prescrivere farmaci per le malattie correlate all’obesità…