Last Updated on 18 Maggio 2018 by Eleonora Bolsi
Prendo spunto da un articolo apparso sul sito della blogger Denise Minger (nota come la ragazza che ha contestato, con successo, il China Study del dottor Colin Campbell), la cui lettura mi è stata suggerita da un nutrizionista, sulle due strade efficaci per dimagrire in fretta, ovvero entrare, forzando un po’ la porta, nei settori magici del dimagrimento, quei casi di successo di cui leggiamo spesso e di cui ci stupiamo, e che non ci fanno capire mai cosa è meglio, se una dieta senza grassi o una dieta senza carboidrati.
In un post interessante, che ha fatto il giro dei blog e ha suscitato i commenti di alcuni medici dando via a un dibattito interessante, Denise Minger fa una lunghissima disamina della storia delle diete low fat e low carb che davvero merita di essere letta integralmente (dovete perderci almeno un paio d’ore, eh. Qui il testo integrale, in inglese, al momento disponibile solo nella prima parte, dove la Minger difende le diete a basso contenuto di grassi o low fat) , e in cui in soldoni si dice questo: volete dimagrire in fretta? Allora scegliete una dieta a basso contenuto di grassi (meno del dieci per cento del fabbisogno calorico totale) e ad alto contenuto di carboidrati (con normale contenuto di proteine) oppure scegliete una dieta con alto contenuto di grassi (maggiore del 65 per cento), normale contenuto di proteine e basso contenuto di carboidrati. Entrambe le soluzioni funzionano per dimagrire in fretta. Perché?
Perché nel caso della dieta a basso contenuto di grassi e alto contenuto di carboidrati, il corpo ottimizza il metabolismo glucidico, provocando un rapido dimagrimento: è il caso delle diete vegan, delle diete high starch, delle diete fruttariane, della dieta Graham, ma anche della dieta Ornish e TLC (diete dove il consumo di carne è limitato alle soli carni bianche, dove si consuma pesce e dove le uova non si vedono che una volta a settimana), della dieta Okinawa e della dieta pescovegana.
Nel caso della dieta ad alto contenuto di grassi, lo stato metabolico della chetosi, in cui il corpo smaltisce i grassi al posto degli zuccheri, favorisce un dimagrimento veloce: è il caso delle diete chetogeniche di vario tipo, dalla Atkins al Banting alla Bulletproof e ad altre, fino alla Paleodieta.
Sia in un caso che in un altro, difatti, potete notare gli stessi effetti di dimagrimento rapido e, anche se sembra difficile crederlo, gli stessi effetti sulla salute come conseguenza di questo dimagrimento: potete trovare il caso del vegano che ha perso cinquanta chili mangiando grosse quantità di cereali integrali e legumi, e il caso del low carb che perde altrettanto peso. E in entrambi i casi, perdendo così tanto peso, il colesterolo si abbassa, le condizioni di salute migliorano. Questo finché la dieta non risulta insostenibile.
Nel caso della low fat, un così ridotto contenuto di grassi può portare a stress e malattie cardiovascolari (sì, esattamente come una dieta occidentale ricca di grassi), nel caso della low carb, il metabolismo rallenta, e si possono riscontrare malattie a carico della tiroide.
Le diete proteiche come la Dukan, quelle bilanciate come la mediterranea o la Zona, non appartengono a nessuno dei due filoni, in verità. Neanche la Paleo, che pur non avendo una percentuale fissa di macronutrienti si attesta sul 50% massimo di grassi.
La Minger è contraria all’idea di considerare la dieta mediterranea come una low-fat e dice che tutto quello che non rientra in questa divisione produce risultati, sì, ma nel lungo termine. Pur essendo una ex vegana, non promuove né la low fat né la low carb in particolare: quello che dice, è che entrambe le soluzioni fanno di sicuro dimagrire in fretta. Non afferma neanche che siano salutari, sebbene a un dimagrimento veloce come ho detto prima si riscontrano alcuni effetti benefici sulla salute. Afferma solo che funzionano.