Last Updated on 24 Ottobre 2024 by Eleonora Bolsi
(ultimo aggiornamento 24/10/24)
Conosci l’acido butirrico? Se sì, allora vedremo il ruolo dell’acido butirrico per aumentare il metabolismo. Se invece non sai cosa sia l’acido butirrico, si tratta di un acido grasso a catena corta, quindi saturo. Questo acido grasso viene prodotto dal corpo stesso a livello intestinale, attraverso la fermentazione degli alimenti. In parte possiamo assumerne tracce importanti dagli alimenti stessi che lo contengono, tutti di origine animali. L’acido butirrico si trova infatti nella parte grassa del latte animale. Quindi, burro e formaggi grassi sono le fonti maggiori. Integrare l’acido butirrico attraverso la dieta non è essenziale, ma può darci notevoli vantaggi sulla salute.
Oggi vediamo come l’acido butirrico può aumentare il metabolismo.
L’acido butirrico per aumentare il metabolismo
Diversi studi nel tempo hanno indagato il ruolo dell’acido butirrico nel metabolismo e nella protezione di intestino e fegato. Per esempio, uno studio pubblicato dal Journal of Agriculture and Food Chemistry discolpava il formaggio dalle accuse di fare ingrassare e di fare male alla salute proprio per via dell’elevata presenza di acido butirrico.
In particolare i formaggi stagionati sono un vero e proprio toccasana sia per la digestione che per il metabolismo e alla stregua del burro sono degli alimenti che ci permettono di digerire più facilmente e di bruciare di più.
Nello studio infatti a 15 uomini che soffrivano di obesità è stata fatta fare un’alimentazione completa di latte (assolutamente intero), burro e formaggio, e si è scoperto che in due settimane di dieta gli uomini hanno perso peso e aumentato il loro metabolismo, a parità di calorie con il loro normale fabbisogno energetico.
Inizialmente, la scoperta che chi consumava burro e formaggi grassi tendesse a mantenersi magro non aveva una spiegazione.
Si ipotizzava che il formaggio per via del gusto umami saziasse di più e permettesse così di mangiare di meno.
Poi altri studi, come questo durato ben 16 anni, hanno permesso di correlare il consumo di formaggio a una minore massa corporea.
Le ragioni non sono semplicemente legate al palato: burro e formaggi grassi nell’intestino contribuiscono a formare acido butirrico. Quindi questi alimenti contengono sia acido butirrico, che contribuiscono anche alla sua produzione nel nostro microbiota grazie alla fermentazione di amidi e zuccheri. Quella che noi ipotizziamo essere una cosa negativa, ovvero mangiare carboidrati o legumi e subirne la fermentazione nello stomaco, che ci provoca gonfiore, quando incrementiamo la dieta con burro e formaggi diventa un modo per aumentare le nostre scorte di acido butirrico.
Chi ha più acido butirrico, è più magro o magra.
Avete presente quelle persone che hanno un sudore forte, quasi caprino? Questo è uno degli effetti indesiderati di chi ha più acido butirrico. Ma come abbiamo visto ci sono anche degli effetti positivi, che riguardano la digestione, le difese immunitarie e il metabolismo.
C’è un collegamento infatti tra acido butirrico e aumento del tasso metabolico.
L’acido butirrico infatti aiuta il proliferare dei batteri buoni della flora batterica, e mantiene salubre la nostra mucosa intestinale. Inoltre è un potente antinfiammatorio gastrico, e secondo Stephane Guyenet, ricercatore nel campo della obesità, l’acido butirrico riduce lo stress e spinge il corpo a bruciare i grassi, mantenendo viva e attiva la massa magra. Insomma, l’acido butirrico è un elemento prezioso, ed è bene produrlo sempre in qualità sufficienti a mantenere alto il nostro metabolismo.
Da una parte assumendo alimenti che ne contengono: burro, panna, formaggi e latticini grassi non devono mai mancare nella nostra alimentazione quotidiana.
Dall’altra parte, facendo una dieta con fibre e cibi amidacei, quindi carboidrati, essenziali per creare quella fermentazione intestinale che è il terreno di coltura naturale dell’acido butirrico. Quindi diciamo sì a burro e formaggio o latte intero per mantenerci magri e alzare il metabolismo. A patto di non escludere i carboidrati complessi dalla nostra dieta per completare l’opera.