mercoledì, Ottobre 30

La dieta Smartfood per vivere a lungo

Last Updated on 9 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi

Vivere più a lungo e in forma grazie i prodotti della Terra: è questo il fulcro del libro “La dieta Smartfood” (Rizzoli editore), scritto da Eliana Liotta, giornalista scientifica, e il professor Pier Giuseppe Pelicci direttore del Dipartimento di Oncologia dello Ieo. La tesi alla base del libro è che l’alimentazione possa influenzare la genetica: da pochi anni infatti si parla sempre più di una disciplina nota come nutrigenomica, che cerca di capire come la nutrizione possa incidere sulla riduzione del rischio delle patologie cardiovascolari, neurologiche degenerative e metaboliche. La dieta Smartfood diventa così una dieta di prevenzione e benessere, non solo per restare in forma, ma soprattutto per vivere a lungo e in salute. L’autrice Eliana Liotta, nonostante le premesse “scientifiche” e autorevoli della Dieta Smartfood, la descrive tuttavia come una dieta semplice da fare e intuitiva, basata anche sul buonsenso, e non solo approvata dagli esperti.
Per esempio: la composizione di un piatto a pranzo o a cena, il cosiddetto “piatto ideale” dev’essere per metà composto da frutta e verdura, per un quarto da cereali (pane, pasta, riso), meglio se integrali, e per un quarto proteine. Per le proteine, gli autori consigliano legumi tre volte a settimana, ma anche proteine animali, per esempio pesce, carne e formaggi magri, uova.
Parallelamente a questo principio dietetico generale, ecco la teoria dei trenta cibi: cibi intelligenti (per esempio cioccolato, aglio, lattuga, fragola),  che è utile consumare spesso, facendo in modo che non manchino nel nostro carrello della spesa settimanale. Nella foto trovate l’elenco di questi 30 cibi del benessere e della longevità, cibi smart, che secondo il professor Pellicci, avrebbero delle caratteristiche nutrizionali tali da influire a livello genetico sulla durata della nostra vita, agendo contro i geni dell’invecchiamento.
Questo non vuol dire mangiare questi cibi e basta, ma considerarli utili a un’integrazione alimentare salutare, senza demonizzazioni ma con un invito alla moderazione e al buonsenso a tavola.
La Dieta Smartfood richiama infine il progetto Smartfood dello Ieo, un progetto “di ricerca e divulgazione scientifica sui fattori protettivi della dieta per un nuovo approccio nutrizionale alla prevenzione”.