Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Una delle cose più frequenti che mi capita di sentire da chi mi scrive è che pur facendo una dieta senza carboidrati non riesce a dimagrire: per quale motivo? La dieta chetogenica, e in generale la dieta senza carboidrati (che abbia o meno i grassi) non fa perdere tantissimi chili, più della dieta tradizionale?
Adesso ti spiego in pochi e semplici punti perché pur facendo una dieta senza carboidrati non stai dimagrendo:
– perché mangi già pochi carboidrati: la dieta senza carboidrati va ciclizzata, cioè, non la potete fare per sei mesi o un anno per poi tornare a mangiare comunque pochi carboidrati e pensare di rifarla ogni volta che mettete su un po’ di peso. Il vostro problema sono infatti i carboidrati, e la vostra tendenza perenne a ridurli, perché vi siete convinti che i carboidrati siano da demonizzare e facciano ingrassare.
Non solo non è così, ma nel momento in cui già di norma mangiate pochissimi carboidrati, escluderli totalmente non vi dà grossi vantaggi nel dimagrimento. Peggio, riducete la capacità del corpo di sfruttare i glucidi per dimagrire sempre di più, peggiorando alla lunga il vostro metabolismo e la vostra situazione ormonale. Questo perché il corpo ha bisogno di glucosio per vivere.
Non gli date i carboidrati? Prenderà glucosio in un altro modo. Se questa diventa la prassi, chiaramente quando torniamo a mangiare i carboidrati, avremo a che fare con un corpo che è abituato a farne a meno, nell’alimentazione, e a cercarlo altrove.
Conseguenza ne è che quando riprendete a mangiare carboidrati aumentate di peso, vi sentite gonfi e maturate la convinzione di avere qualche problema particolare nel mangiarli. Quindi ne mangiate comunque pochi al posto di iniziare a reintrodurli gradualmente, e quando poi provate a prendere misure estreme azzerandoli del tutto il trucco non funziona, proprio perché il vostro corpo è già allenato a farsi bastare pochi carboidrati dall’alimentazione.
– perché le calorie contano: le diete senza carboidrati vengono spesso pubblicizzate come diete in cui non bisogna contare le calorie. Una semplificazione sbagliata, perché conta sempre quanta energia assumiamo e quanta invece ne bruciamo e anche le diete che vengono sponsorizzate come diete in cui si mangia a sazietà in realtà escludono degli alimenti a media o alta densità energetica, cioè sono diete a eliminazione. Con lo svantaggio che non solo assumi poche calorie e sei comunque a dieta, ma ti crei carenze nutrizionali che a lungo andare danneggiano salute e quindi metabolismo.
– perché la dieta senza carboidrati non fa perdere più peso di una ipocalorica standard: la dieta chetogenica fa inizialmente perdere più peso di una dieta con i carboidrati per un semplice motivo. I primi giorni si perdono più liquidi, perché il corpo in carenza di carboidrati (se la richiesta iniziale di carboidrati è alta) fa incetta delle scorte di glicogeno dal fegato e poi di altre sostanze (aminoacidi dai muscoli) per produrre glucosio (gluconeogenesi), liberando così acqua. L’effetto è che nei primi giorni ci si sgonfia: poi il corpo ottimizza il metabolismo per fare a meno dei carboidrati come fonte energetica diretta e sfruttando invece i corpi chetonici e i grassi (chetosi). Questo richiede alcune settimane perché si entri pienamente in uno stato di chetosi.
Conseguenza ne è che brevi regimi low carb (solo low carb) fanno perdere essenzialmente liquidi, mentre nel lungo termine (da sei mesi a un anno), la perdita di peso corporeo è simile a una dieta ipocalorica standard e i liquidi persi iniziali vengono recuperati.
In conclusione: la dieta low carb può essere utile per dimagrire, a patto di non abusarne, e di essere comunque abituati a mangiare la giusta quota di carboidrati. Se questo non avviene, fare regimi drastici low carb di una o due settimane non aumenta la nostra capacità di perdere peso.
Per chi vuole dimagrire con il trucco di ridurre i carboidrati, il consiglio rimane di ciclizzare la dieta low carb, ovvero provare a fare giorni senza carboidrati e con molti grassi (3-4 giorni) e giorni di ricarica con molti carboidrati e pochi grassi. Ma questo considerando che nella media settimanale conta il deficit calorico, quindi comunque dobbiamo introdurre in media meno calorie con il cibo di quante ne consumiamo.