Last Updated on 20 Maggio 2019 by Eleonora Bolsi
(segue) DIETA PER IPOTIROIDISMO HR: LE REGOLE
Le proteine non vanno mai consumate sole, ma associate a carboidrati (non solo da verdura).
Questo per evitare che l’insulina, che si alza con le proteine, ci causi stress e sintomi da ipoglicemia, se non accoppiata ai carboidrati. Dunque i pasti di sole proteine vanno evitati. Tra le fonti di proteine da prediligere, crostacei e molluschi, pesce bianco con pochi grassi, uova, formaggi stagionati, latte scremato o parzialmente scremato anche non vaccino (per esempio di capra), formaggi freschi senza fermenti lattici, senza acido lattico o citrico e senza carragenina aggiunta, fegato di vitello, carne di vitello, di manzo (senza esagerare), di coniglio, di agnello, di capra.
A questi cibi vanno accoppiati: succhi naturali, pane di lievito madre, frutta, miele, riso.
Chi soffre di ipotiroidismo non deve ridurre le calorie e stare ore senza mangiare. Non può inoltre bere tè o caffè a digiuno.
La verdura cruda contiene sostanze antinutrienti che influiscono negativamente sulla tiroide avendo azione gozzigena. Uniche eccezioni da consumare crude: pomodori, carote, cetrioli.
Olio di cocco (per i condimenti), caffè (sempre accoppiato ai pasti), frutta dolce (arance dolci, pesche, meloni, ciliegie, annone, mango, papaya, fragole e uva in primis) perché ricca di minerali e vitamine oltre che di zucchero facilmente digeribile e con funzione anti-stress, favorendo la conversione dell’ormone T4 in T3, collagene che ricaviamo dal brodo di carne o pesce o come integratore, ricco di glicina, aminoacido con spiccata funzione anti-stress e infine germogli di bambù ben cotti (si possono sostituire con una carota cruda al giorno o con funghi prataioli cotti almeno mezzora) che disinfiammano l’intestino e limitano l’azione dei batteri negativi.
Vediamo un menu e le raccomandazioni giornaliere che non riguardano la dieta a pagina tre.
(SEGUE A PAGINA TRE)