mercoledì, Ottobre 30

La dieta ecologica: nutrirsi in modo eco-sostenibile

Last Updated on 3 Dicembre 2018 by Eleonora Bolsi

Come impostare una dieta ecologica? Ovvero una dieta a basso o minore impatto sull’ambiente?
In questo articolo, vediamo come considerare i cibi secondo il loro livello di eco-sostenibilità, andando ad analizzare l’indice di waterfootprint, ovvero quante risorse idriche vengono perse per chilo di alimento, comprendendo non solo l’acqua impiegata per il suolo o l’abbeveraggio/la nutrizione animale, ma anche quella impiegata a livello industriale per i prodotti lavorati.

Abbiamo sentito tutti dire che consumare carne ha un impatto sull’ambiente e sulle risorse idriche, e infatti per ottenere un chilo di carne di manzo si impiegano oltre 15mila litri di acqua… ma sapevate che un chilo di cioccolato arriva a farci consumare oltre 17.000 litri di acqua? Chi è sensibile a questo tema, può consultare in inglese il sito Waterfootprint.org, ma qui di seguito vi sintetizzo i cibi suddivisi per categoria, per impostare una dieta ecologica.

LA DIETA ECOLOGICA: ECCO COME RIDURRE L’IMPATTO IDRICO ALIMENTARE
Cosa mangiare tutti i giorni:
verdura (325 litri di acqua per chilo), patate (900), frutta, latte e yogurt (circa 1000), pane integrale (circa 1300), cereali e pasta (circa 1650/1700 litri di acqua per chilo), e solo occasionalmente il riso (il doppio degli altri cereali).
Se cioè mangiassimo mezzo chilo di verdura al giorno, 200 grammi di patate, 300 grammi di frutta e 300 ml tra latte e yogurt più 50 grammi di pane e 50 grammi di cereali o pasta consumeremmo quasi 1000 litri di acqua al giorno per la nostra dieta.
Dunque una dieta latto-vegana (ma senza legumi) sarebbe praticamente la scelta più ecologica.

A questo però si devono aggiungere delle risorse proteiche.
Le meno impattanti dal punto di vista ambientale sono:
– uova (3300 litri per chilo), carne avicola (pollo, tacchino, ecc: 3900 litri per chilo), legumi (oltre 4mila litri per chilo), carne di maiale e formaggio (circa 4800-5000 litri per chilo di alimento edibile).
Noci e semi oleaginosi, cioccolato e carni rosse comporterebbero uno spreco che va dai 10,000 ai 17,000 litri di acqua per chilo di alimento. E le bevande? Birra e caffè sono le bevande più sostenibili.

Una dieta ecologica sarebbe dunque così composta:

Colazione: 200 ml di latte scremato, un frutto da 150 grammi, una fetta di pane da 25 grammi con un cucchiaino di composta di frutta o in alternativa al pane 3 biscotti secchi (25 grammi), un caffè.

Spuntino: 150 grammi di verdura cruda a scelta

Pranzo: 50 grammi di pasta o cereali in chicco, 150 grammi di verdura, un cucchiaino di olio, un uovo o 100 grammi di pollo/tacchino o pesce magro. Un frutto piccolo da 50 grammi.

Spuntino: 100 grammi di yogurt greco scremato, due datteri.

Cena: a scelta un piatto di legumi in zuppa (da 80 grammi di legumi secchi) con 200 grammi di verdure con un cucchiaino di olio o in alternativa ai legumi, 80 grammi di formaggio primosale o robiola. Un cucchiaino di olio. 200 grammi di patate o 35 grammi di pane integrale.

Spuntino: un frutto piccolo da 50 grammi.

Alimenti da mangiare occasionalmente (una volta a settimana o dilazionati nel corso della settimana):
150 grammi di carne rossa – 70 grammi di cioccolato fondente o 100 grammi di noci, nocciole, mandorle o pistacchi – 2 bicchieri di vino o 2 birre medie.

In questo modo arriveremmo a pesare sull’ambiente per circa 1300/1500 litri di acqua al giorno.