La dieta di un giorno di Marc Messegué, lo schema

Una mia lettrice mi aveva già suggerito di inserire lo schema della dieta di un giorno di Marc Messegué. Un metodo che, secondo il celebre fitoterapista e guru del benessere, consentirebbe di perdere oltre cinque chili in un anno. Come? Si sta a dieta un solo giorno alla settimana, il resto della settimana si mangia normalmente. Questo significa stare a dieta 52 giorni in un anno, ma attenzione. Come avevo specificato nell'articolo precedente, Messegué dà comunque dei consigli su come alimentarsi nel resto dei giorni. Consigli che ripeterò anche in questo articolo, ma andiamo per ordine. Ecco lo schema, da seguire una volta a settimana. (SEGUE A PAGINA 2) LO SCHEMA DI MARC MESSEGUÉ PER LA SUA DIETA DI UN GIORNO Prima colazione: una porzione di pane da 30 grammi o 40 gr di cereali o 40 gr di fette biscottate biologiche, un cucchiaio di marmellata o miele, thé o caffè d’orzo. Metà mattina: un frutto piccolo. Pranzo. 200-250gr di verdure di stagione +una porzione di proteine: 150-200 gr di carne bianca o 2 uova o 200-300 gr di pesce o 50 grammi di legumi a scelta (peso da crudo). Le quantità minori sono per le donne. Metà pomeriggio: un frutto. Cena: 200-250gr di verdura di stagione +una porzione di proteine: 150-200gr di carne bianca o 2 uova o 2o0-300 gr di pesce. Il pane di preferenza dev'essere azzimo (una fetta massimo a pasto), occorre evitare il sale sia nel giorno della dieta che nel resto della settimana, condire con olio a crudo sia nel giorno di dieta che in quelli normali, evitare nei giorni normali i seguenti accostamenti: uova + carne, riso + carne, pasta + carne. Si devono inoltre bere due litri di acqua (anche tè e tisane senza zucchero) ma niente superacolici. Chi vuole può bere massimo un bicchiere di vino a pasto nei giorni non di dieta. Vediamo gli svantaggi e i vantaggi di un simile regime a pagina tre. (SEGUE A PAGINA TRE) Esistono degli svantaggi allo schema della dieta di un giorno di Messegué? Sì. Innanzitutto lo schema dietetico è troppo generico per potersi dire efficace per tutti. Molto probabilmente, sebbene sia ipocalorico, ha senso per chi tende a mangiare troppo e non per chi già cerca di regolarsi a tavola. Più che uno schema dimagrante, infatti, pare una regola di buon senso per il mantenimento del proprio peso corporeo, tenendo conto che negli anni si tende a ingrassare, perché poco per volta si tende a mangiare di più o in modo più disordinato. Tendenza a cui si aggiunge il fatto che se non ci alleniamo il nostro metabolismo tenderà a rallentare sempre di più con gli anni. Insomma: lo vedo uno schema più di mantenimento che di dimagrimento. Un altro svantaggio è psicologico. Chi tende a mangiare di più e a non moderarsi a tavola, userà il suo giorno di dieta per mangiare di più nei giorni successivi o precedenti (tanto domani mi tengo leggero/tanto ieri mi sono tenuto leggero). In questo modo si vanificano totalmente i risultati del metodo di Messegué. Da ultimo, le indicazioni per il resto dei giorni non hanno alcun valore scientifico, ma anche qui, solo di buon senso. Mischiare le fonti proteiche tra loro non fa ingrassare, ma, esattamente come avviene con la dieta dissociata, creare delle limitazioni nelle combinazioni alimentari spinge le persone a mangiare in modo più semplice. Pensiamo infatti ai piatti che automaticamente dobbiamo escludere se seguissimo il consiglio di Marc Messegué di evitare l'accostamento carne + pasta. Via il ragù in tutti i modi, l'amatriciana, la lasagna, la carbonara, la pasta al forno, la pasta con i salumi, per esempio con il prosciutto, i cannelloni, la pasta con ripieno di carne. Cioè piatti della nostra tradizione culinaria decisamente ipercalorici. Salare poco non è un buon consiglio, non esagerare con il sale sì. La dieta iposodica non ha vantaggi né per la salute né per la linea (fonti). I vantaggi della dieta di Messegué sono nella semplicità delle regole. A patto di non integrare nei giorni successivi e mantenersi comunque con un'alimentazione semplice, la dieta di un solo giorno riesce a far presa su chi proprio non ce la fa a limitarsi. A quel punto, meglio un solo giorno di dieta che niente del tutto.