mercoledì, Ottobre 30

La dieta di Dcomedieta: come ho perso 30 chili

Last Updated on 30 Agosto 2019 by Eleonora Bolsi

Moltissime persone mi chiedono che dieta ho fatto io per perdere peso e oggi dopo anni ho deciso di accontentarvi.
Insomma, la dieta di Dcomedieta.

Come alcuni di voi sanno, a dieci anni pesavo la bellezza di 84 chili per circa un metro e sessanta di altezza.
In altezza crescendo non sono aumentata molto, dato che ora, a quasi quarant’anni, sono alta un metro e sessantacinque, la stessa altezza che avevo a vent’anni circa. Il motivo per cui pesassi così tanto non era chiaro a nessuno.
Fino a otto anni ero una bambina normopeso.
Poi, nella fase infantile nota come “Obesity Rebound” crebbi improvvisamente sia di altezza che di peso corporeo.
Nella foto che vedete avevo nove anni e be’, stavo ancora ingrassando. L’altra foto è dell’anno scorso.
Assieme al peso in eccesso arrivarono molti problemi di salute.

Non stavo messa bene, ma sospetto che il problema nel mio caso fosse ormonale. Mia madre mi portò da vari medici, ma era convinta che il problema fosse che mangiavo troppo, cosa un po’ strana considerando che prima di ingrassare mangiavo normalmente, che facevo ginnastica artistica e che come ogni bambino della mia età prima dell’era di internet, passavo molto tempo fuori casa, giocando e correndo come gli altri bambini.

Nessun medico, neanche il pediatra, riteneva la mia età idonea per iniziare una dieta.
Avevano ragione, ma tuttavia soffrivo parecchio per il mio peso, così a dieci anni dissi a mia madre che, se i medici non potevano aiutarmi dandomi una dieta e se lei la pensava allo stesso modo, avrei fatto da sola.

Mia madre, vedendo quanto soffrivo per il peso, mi disse che avrebbe collaborato.

Oggi vi spiego esattamente come ho fatto per perdere 30 chili.
Insomma. La dieta di Dcomedieta.

Il primo ingrediente, quello essenziale, direi, è stato la motivazione.
Infatti la mia media di peso perso era di appena 2-3 chili al mese. Dunque mi ci è voluto un anno pieno per perdere la maggior parte del peso.

La dieta di Dcomedieta: come ho perso 30 chili

Innanzitutto mi sono comprata, cosa da non sottovalutare, una corda per saltare.
Quell’anno avevo abbandonato ginnastica artistica perché la mia insegnante mi aveva detto chiaramente che ero troppo grassa.
Certe umiliazioni non le dimentichi mai.
Così comprai una corda per saltare.

Iniziai a saltare la corda per un’ora al mattino e un’ora e mezza o due il pomeriggio, facendo pochi minuti di pausa.

Come seconda cosa, pensai a un vegetale che mi piaceva e che potevo mangiare in abbondanza per saziarmi durante i pasti.
Nel mio caso erano gli spinaci. Mia madre mi comprò un chilo di spinaci surgelati ogni santo giorno.

A colazione bevevo un caffellatte con latte parzialmente scremato e un cucchiaino di zucchero, più tre frollini piccoli.
Poi saltavo la corda.
A pranzo iniziavo con mezzo chilo di spinaci surgelati con un cucchiaino raso di burro e uno di formaggio grattugiato.
Un panino piccolo da 50 grammi e un uovo sodo.
Facevo merenda con un frutto e poi risaltavo la corda.
A cena sempre gli stessi spinaci, lo stesso panino e una fettina di vitello o pollo arrosto (all’epoca il pesce non mi piaceva).
Mi concedevo di libertà solo la domenica (me lo impose mia madre), a parte questo come vedete si trattava di una dieta molto monotona.

Non ho più ripreso quel peso, e considerate che a quattordici anni mangiavo veramente tanto. Ho tenuto sotto controllo il peso per un anno, dopo il dimagrimento, poi il metabolismo si è alzato. Vuoi perché ero giovane, vuoi perché era stata la mia prima dieta e fino a vent’anni non ne ho fatta nessun’altra. Quindi a vent’anni eri grassa? No, diventai bulimica.
Dopodiché a partire dai 33 anni circa ho smesso di fare diete, se non per una o due settimane al massimo, dopo le vacanze o cose simili. Oggi il mio peso è stabile a circa 53 chili, dipende tutto da quanta attività fisica faccio.
Quando non facevo attività fisica pesavo 51 chili. Ma non rinuncerei mai all’attività fisica.
A pagina due vi spiego cosa ho imparato dalla mia prima, e più efficace, dieta. (SEGUE A PAGINA DUE).