mercoledì, Ottobre 30

La dieta del sorriso di Alain Mességué

Last Updated on 27 Giugno 2017 by Eleonora Bolsi

rAmmetto di averci messo un po’ a documentarmi su questo libro di Alain Mességué, La dieta del sorriso (Cairo editore), dove il celebre naturopata e nutrizionista svela i trucchi per mangiare in modo sano e nutriente senza fare troppe rinunce (da qui il sorriso). Ci ho messo tanto un po’ perché i Mességué sono una famiglia abbastanza numerosa (Maurice, Marc, Alain…), spesso legata non solo alla tradizione erboristica e alla naturopatia, ma anche ai centri benessere, alle spa e via dicendo;  e poi perché molti dei trattamenti Mességué sono estetici, e non solo legati alla nutrizione nonostante la fama del metodo Mességué, quindi avevo personalmente poca curiosità nei confronti di un nuovo libro sull’alimentazione.
Ma poi, complice la nuova stagione, mi sono detta: perché non scoprirne di più?

Allora vediamo, partendo dal libro, quali sono (e se ci sono) dei consigli utili per voi lettori e per me blogger. I consigli ce ne sono, e sono ben cinque. Alain Mességué sintetizza la sua “dieta del sorriso” proprio partendo da cinque principi, ovvero:
1) La dieta dev’essere sana ed equilibrata: la dieta non dev’essere restrittiva e ipocalorica, ma sana ed equilibrata: no a quei regimi dimagranti da mille calorie o meno al giorno, sì a un’alimentazione che più che tenere conto delle calorie si basi sulla qualità e la salubrità dei cibi. I cibi da limitare fino ad eliminarli del tutto sono: carne e pesce di allevamento intensivo; cereali raffinati e prodotti industriali; zuccheri semplici raffinati (no allo zucchero bianco, no ai dolciumi, sì alla frutta matura). grassi saturi, alcol e alimenti ad alto indice glicemico.
2) La dieta di Alain Mességué è dissociata di tipo semplice: in un pasto solo non vanno mischiati alimenti amidacei con alimenti proteici. Quindi se mangiamo pasta (integrale) la possiamo abbinare con verdure e olio di oliva, non con tonno o formaggi, per esempio. A cena, prediligiamo il pesce sulla carne, ma sempre locale.
(segue a pagina due)