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Intolleranze alimentari e allergie: 10 regole per gestirle

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

INTOLLERANZE ALIMENTARI E ALLERGIE ALIMENTARI: LE 10 REGOLE
1) Le intolleranze alimentari non causano sovrappeso o obesità:
dunque se pensate che il glutine o il lattosio vi causi sovrappeso, o che scoprire le intolleranze vi porterà a dimagrire, state sbagliando.

2) No ad autodiagnosi o al ricorso di test fallaci e scientificamente inattendibili:
oggi esiste un vero e proprio business di esami per le intolleranze alimentari, ma molte di queste non sono riconosciute a livello medico. Di conseguenza potreste pensare di essere intolleranti a qualcosa e non esserlo davvero. Meglio rivolgersi al medico.

3) Occhio al personale non qualificato: vedi punto due. Terapisti a vario titolo ma senza laurea in medicina non sono medici, punto. Solo un medico può fare diagnosi. Evitate di rivolgervi a persone che vi venderanno test esosi e diete ad eliminazione, di nuovo, rivolgetevi al medico. Purtroppo ci sono casi in cui anche in strutture sanitarie vengono svolti questi test.

4) Evitare di sottoporsi a questi test: dosaggio IgG4, test citotossico, Alcat test, vega-test, elettroagopuntura di Voll, bioscreening, biostrengt test, sarm test, moratest, test kinesiologico, dria test, analisi del capello, iridologia, biorisonanza, pulse test, riflesso cardiaco auricolare. Quando ho studiato nutrizione mi sono imbattuta in moltissime persone che ne parlavano bene. Questi però non sono test diagnostici, è un fatto.

5) In mancanza di diagnosi medica, evitate di escludere degli alimenti dalla vostra dieta (credendo di dimagrire, depurarsi eccetera). Ricordate che carenze nutrizionali e metabolismo lento sono vicini di casa, si conoscono bene. Magari pensate di risolvere determinati problemi, fate una dieta in cui eliminate questo e quello, e anche se in buona fede peggiorate la vostra salute, peggiorate il vostro metabolismo e in capo a pochi mesi o un anno peggiorate anziché migliorare.

6) La dieta è un atto terapeutico, e va prescritta dal medico. Nessuno, tranne un medico, può prescrivervi una dieta, ovvero dirvi di fare una dieta.

7) Non eliminate il glutine dalla dieta. Anche nel caso di sensibilità insulinica si è riscontrato un effetto placebo/nocebo. Ci sono persone che si convincono che il glutine non faccia per loro, ma magari è una convinzione dettata da sintomi che possono però essere causati da altro. Per esempio i prodotti lievitati, alcuni tipi di fibra, eccetera. Senza diagnosi, non c’è cura. Per questo è importante avere una diagnosi medica e non fare di testa propria.

8) Non eliminare latte e derivati se non c’è intolleranza al lattosio o allergia al latte (o alle caseine): anche qui, evitate esclusioni arbitrarie pensando che eliminando certi cibi potrete sgonfiarvi, disintossicarvi o dimagrire.

9) Chi fa la diagnosi? Il medico, che può essere: allergologo, diabetologo, endocrinologo, medico generico, gastroenterologo, internista o pediatra, dietologo. Occhio che il nutrizionista, se non ha laurea in medicina, può essere per esempio biologo. Ma non medico.

10) No a internet per autovalutarsi, autodiagnosticarsi qualcosa.