Last Updated on 6 Marzo 2017 by Eleonora Bolsi
Va be’, uno legge ‘sto titolo e pensa: ma lo sappiamo. Sappiamo già che la dieta italiana è andata peggiorando, discostandosi sempre più da quel modello che Ancel Keys notò nel meridione come in altri Paesi del bacino mediterraneo, e che lo spinse a battezzare la nostra dieta, “dieta mediterranea”. Mangiamo più dolci e più grassi.
E infatti è così. Gli italiani hanno via via tradito la dieta italiana, scostandosi dal modello mediterraneo per diventare più occidentali.
Negli anni, il quantitativo giornaliero di zuccheri semplici (per intenderci quelli derivati da saccarosio, fruttosio, ecc) è aumentato, così come si mangiano più grassi. Fino al 2014 si mangiava il doppio della carne di un tempo, meno legumi, meno patate. E il consumo di alimenti contenenti fibre si è dimezzato, così come alimenti che apportano vitamine e sali minerali: in una parola, mangiamo meno vegetali. Infine, consumiamo più sodio, e, come se non bastasse, la maggior parte di noi presenta un deficit di vitamina D: questo vuol dire che siamo più esposti a problemi relativi all’apparato muscolo-scheletrico, ma anche, sorpresa, a maggior problemi relativi alla glicemia, perché la vitamina D regola l’azione dell’insulina.
La cosa si spiega in parte con il fatto che facciamo una vita più al chiuso e meno all’aria aperta, e che tra il pesce e la carne prediligiamo la carne, mentre il pesce è tuttora poco consumato.
Ma non finisce qui: cala il consumo di olio di oliva. Nel mondo ma anche in Italia.
I motivi di questi cambiamenti nella dieta italiana?
La crisi. Ebbene sì. La gente taglia su frutta e verdura fresca, sull’olio buono, sul pesce, sui cereali integrali.
Aggiungiamoci la sedentarietà, il fatto che ce ne stiamo a casa anziché uscire quando è bello e abbiamo due motivi importanti sia per la carenza di vitamina D che per il peggioramento della dieta.
Non a caso è proprio nel meridione, dove la crisi si fa sentire di più, che si registrano abitudini lontane dalla tradizione mediterranea per la dieta italiana: cioè proprio dove la dieta mediterranea è nata.