Last Updated on 17 Gennaio 2018 by Eleonora Bolsi
Oggi vi parlo di una cosa che mi sta a cuore: personalmente, non apprezzo molto la retorica del pensiero vincente, dei pensieri positivi, che fanno molto “life coach” o strategie di comunicazione a buon mercato. In particolare, una cosa che ho imparato a mie spese è quanto sia fallace la comunicazione di molti esperti di fitness e alimentazione: quella storia del soffrire, del no pain no gain, del fare sacrifici per raggiungere i propri obiettivi di peso forma e benessere.
Il benessere non è e non dovrebbe essere raccontato come un sacrificio. Il benessere è un “bene essere”, significa cioè stare bene e ritrovarsi in armonia con se stessi. Al contrario, oggi vige un pensiero da tutto o niente, da bianco e nero, per cui se vuoi ottenere dei risultati devi impegnarti duramente. Questo è vero fino a un certo punto, e, nel dimagrimento e nella lotta contro i chili di troppo, è semplicistico e rischia al contrario di fare più male che bene.
Se sei un coach o un allenatore e imponi questa filosofia del tutto o niente, presto o tardi perderai i tuoi clienti, ma soprattutto perderai la possibilità di portare più persone nella strada del miglioramento fisico e del benessere. Se sei un nutrizionista e ti comporti bacchettando chi ti chiede una dieta, come se fosse un bambino, presto o tardi quella persona perfettamente adulta ma con problemi di peso abbandonerà le diete e penserà di essere un totale fallimento.
L’unico pensiero positivo che può aiutarti a dimagrire, e te lo dico da ex obesa ed ex persona con disturbi alimentari è il pensare ai passi avanti, e non guardarsi indietro, e di recente ne ho avuto conferma dal mio personal trainer, atleta professionista ai massimi livelli. Cosa vuol dire?
Vuol dire che non puoi escludere di cadere di nuovo, fallire di nuovo o perdere ancora una volta i buoni propositi per strada. L’importante, se vuoi ottenere un risultato, è procedere per gradi.
Se vuoi migliorare la tua alimentazione, non pensare al peso come a un traguardo, ma pensa a quello che stai facendo giorno dopo giorno, a quello che stai costruendo, alla tua salute che non se ne va via per un giorno di sgarro o una settimana o due di vacanza. Il tuo percorso è come un filo, insomma, con cui hai tracciato una strada dietro di te e che puoi raccogliere per ritrovarti. Non visualizzare addominali scolpiti e un corpo esile e asciutto, non avere uno standard, non pensare di dover escludere ogni alimento che ti piace. Pensa a come puoi rendere sana la tua tavola giorno dopo giorno, un passo per volta, in una maniera che per te è sinonimo di benessere e di una vita migliore. Stessa cosa per l’allenamento.
Capitano gli infortuni, gli impegni famigliari, capitano a tutti i momenti no, quelli in cui ci vediamo male e fuori forma allo specchio e vorremmo mollare tutto, lasciarci prendere dalla pigrizia e non fare niente, perché ci pare che non abbia senso andare avanti. L’importante invece è proprio andare avanti, non pensare che tutto è perso per una caduta, perché il vero traguardo è quello di mantenere per la vita le buone abitudini. Non per una stagione.