mercoledì, Ottobre 30

Il cioccolato fa bene alla dieta

Last Updated on 28 Ottobre 2015 by Eleonora Bolsi

Woman eating a chocolate cakeUn nuovo studio, pubblicato sui giornali inglesi appena qualche ora fa, indica nel cioccolato non soltanto un cibo salutare, ma anche un cibo che fa bene alla dieta e aiuta il dimagrimento. Lo avrebbe stabilito uno studio tedesco, pubblicato sugli International Archives of Medicine: partendo dall’assunto che mangiare cioccolato fa bene perché è un alimento ricco di flavonoidi, un gruppo di ricercatori ha cercato di stabilire quanto cioccolato si può mangiare per favorire la nostra salute e se il consumo di cioccolato può essere determinante per la perdita di peso (visto che i flavonoidi svolgono un’azione antiossidante e antistress, favorendo il metabolismo). I ricercatori hanno così diviso i partecipanti allo studio in tre gruppi: a un gruppo è stata assegnata una dieta bilanciata, al secondo una dietra drastica senza carboidrati, al terzo la stessa dieta drastica con l’aggiunta di oltre 40 grammi di cioccolato. Ebbene, il terzo gruppo ha perso molto più peso degli altri due.
Secondo lo studio, l’effetto dimagrante del cioccolato si otterrebbe riducendo i carboidrati nella dieta, facendo esercizio fisico e aggiungendo almeno 40-50 grammi di cioccolato fondente (il più amaro possibile) nella dieta. Per esempio riducendo il consumo di pasta a 40-50 grammi a pranzo e il consumo di pane a una fettina a cena, ma aggiungendo tre cubetti di cioccolato dopo i due pasti principali più un’altra volta per snack. Il risultato sarebbe una riduzione della glicemia, una perdita persistente di peso, un maggiore senso di benessere e un miglioramento del sonno. I ricercatori avvisano: più il cioccolato è amaro, maggiori sono i risultati sulla perdita di peso. Pronti a fare una prova?

IMPORTANTE AGGIORNAMENTO: lo studio tedesco sul cioccolato non esiste, pur essendo stato pubblicato su una rivista scientifica. E’ quanto ha riferito il curatore dello studio, John Bohannon, giornalista, che avrebbe preso per i fondelli la comunità scientifica, inventandosi delle credenziali, un sito web e persino una società. (n.d. R).