(aggiornato il 03/12/24)
Fare sport per dimagrire funziona? Quando scrivo degli articoli di fitness in cui dico che la persona X ha perso molti chili facendo una determinata attività, immancabilmente mi scrive la persona Y dicendo che nel suo caso la stessa attività fisica non l’ha fatta dimagrire, anzi. Magari l’ha fatta addirittura ingrassare.
Accade per esempio quando parlo del “walking”, qui inteso come l’esercizio di camminare con l’obiettivo di perdere peso: in palestra si fa una specie di aerobica su tapis roulant che ha lo stesso nome, ma senza arrivare a programmi del genere, ho spesso scritto che camminare fa dimagrire.
Certo, non la passeggiatina.
Numerosi studi scientifici dimostrano che camminare a passo spedito per almeno due ore al giorno è un’attività fisica efficace per la perdita di peso, superiore alla corsa per molti individui. Vi chiederete come sia possibile, dato che con una camminata a passo svelto si bruciano meno calorie che con la corsa.
Ma allora fare sport NON funziona per dimagrire?
La risposta è una sola: non sempre.
Fare sport per dimagrire funziona sempre?
Secondo Yann C. Klimentidis, ricercatore presso la University of Arizona di Tucson e autore tra gli altri di uno studio al riguardo, il motivo per cui per alcune persone lo sport non farebbe dimagrire è la predisposizione genetica all’obesità, che influenza anche il modo in cui il corpo risponde all’attività fisica. Se hai provato diverse diete e allenamenti senza ottenere i risultati sperati, ebbene, non sei l’unica persona a essere vittima di questo frustrante paradosso. Stando a Klimentidis, la nostra predisposizione genetica può influenzare significativamente il modo in cui il nostro corpo risponde all’esercizio fisico e alla dieta. Immagina il tuo corpo come un’auto: alcuni modelli sono più efficienti nel consumare carburante e bruciare grassi rispetto ad altri. Allo stesso modo, alcuni di noi hanno un metabolismo più veloce e una maggiore predisposizione a perdere peso rispetto ad altri. Questa differenza è in gran parte determinata dal nostro patrimonio genetico. Ecco perché, anche seguendo le stesse abitudini di un amico, i risultati possono essere completamente diversi.
Un esempio di soluzione personalizzata
Anche se la genetica gioca un ruolo importante, non determina il nostro destino.
Adottare uno stile di vita sano, che includa un’alimentazione equilibrata e attività fisica regolare, può aiutare anche coloro che hanno una predisposizione genetica all’obesità. Invece di seguire diete drastiche e allenamenti estenuanti, è fondamentale trovare un approccio personalizzato che si adatti al proprio stile di vita e ai propri obiettivi.
Per esempio, invece di eliminare completamente i carboidrati dalla dieta, si potrebbe optare per un approccio più moderato, preferendo carboidrati complessi come pasta integrale, riso integrale e pane integrale. Allo stesso modo, invece di sottoporsi a sessioni di allenamento estenuanti, si potrebbe iniziare con attività più leggere e piacevoli, come una passeggiata nel parco o una lezione di yoga. L’obiettivo non dovrebbe essere solo perdere peso nel minor tempo possibile, ma piuttosto raggiungere un benessere a lungo termine. Ricorda, un cambiamento graduale e sostenibile è più facile da mantenere nel tempo.