Last Updated on 25 Ottobre 2015 by Eleonora Bolsi
Scopriamo due cose: che non riusciamo a farlo a lungo (ovviamente); che subito dopo respireremo in fretta e cercheremo di incamerare quanta più aria possibile. Così funziona anche la dipendenza da cibo. Al tempo stesso, infatti, la persona che cerca di manipolare il cibo per manipolare il suo peso, rischia di cadere in comportamenti insostenibili sul lungo termine, e dopo tende a mangiare molto di più, o ad avere sempre fame. Cerca di controllarsi, ma il pensiero del cibo è costante, e l’autocontrollo non fa nulla a parte farci crescere la nostra frustrazione. A quel punto di nuovo ci assale la paura di non poterci o saperci più gestire e la voglia di avere un rapporto sano e normale con il cibo. Ma come definire normale un rapporto con il cibo? Cosa fanno le persone che non soffrono di dipendenza da cibo. Si è portati a pensare che chi abbia un rapporto normale con il cibo si mantenga a tavola naturalmente, ma non è così. Ecco 6 cose che chi mangia in modo normale e naturale fa:
6 COSE CHE CONTRADDISTINGUONO CHI NON HA UNA DIPENDENZA DAL CIBO
1) Non distingue il cibo in cibi sì e cibi no. Le persone che hanno un sano e naturale rapporto con il cibo se desiderano una cosa la mangiano. Punto. Non pensano ai cibi che contengono glutine o carboidrati come al nemico, non hanno paura dei grassi, non stanno a fare una tragedia se mangiano un biscotto con olio di palma. Un conto è infatti moderarsi a tavola, fare scelte salutari, muoversi di più, un altro è l’intransigenza. (segue a pagina tre)