Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Anche se in Italia ha avuto poco clamore, sono in molti ad aver sentito parlare del metodo Eades per dimagrire, e del loro libro, “Dimagrire bene dimagrire mangiando” che nel suo titolo originario riassume molto bene il suo argomento principe: le proteine. Infatti il titolo originale dell’opera è “Protein Rower” ovvero il potere delle proteine.
I dottori Michael e Mary Eades (marito e moglie, lui medico, lei biologa: non il primo caso di coppia che propone un metodo dimagrante) scrissero questo “Dimagrire bene dimagrire mangiando” alla fine degli anni Novanta, quando ancora c’era “la paura dei grassi” e le diete più famose raccomandavano alte quantità di carboidrati e basse quantità di grassi. C’era la Atkins, vero, e qualche anno dopo apparve la Dukan, ma sostanzialmente si ragionava ancora in termini di diete ipocaloriche e a basso contenuto di grassi, con tantissimi prodotti light che avevano ormai conquistato il mercato.
La posizione dei dottori Eades dunque fece abbastanza clamore: le calorie non si contano, quello che è importante sono i carboidrati, la glicemia e l’insulina. Se assumiamo troppo glucidi, l’insulina li convertirà in grasso, se invece mangiamo più proteine e grassi, il corpo tenderà ad attaccare il grasso corporeo e non a stoccarlo. Insomma: cose che adesso ci sembrano dette e ridette, e che sappiamo già essere parziali e attaccabili, all’epoca contribuirono a creare un caso editoriale.
Il loro metodo si basa sulla teoria del vantaggio metabolico (metabolic advantage) che si creerebbe nel momento in cui al posto di considerare le calorie, scegliessimo di mangiare cibi differenti per favorire la perdita di peso: in particolare, la dieta è sostanzialmente chetogenica, con una fase di attacco simile alla Dukan che dura due settimane, e un incremento della quota di carboidrati che ricorda un po’ la reverse diet, ma è in realtà una antesignana della paleodieta. Gli Eades si dilungano su argomenti che hanno poi preso piede tra i Paleo guru: che i cereali fanno male, sono ricchi di antinutrienti e demineralizzano il corpo (in particolare privandolo del magnesio); che i grassi industriali sono nocivi per l’uomo; che dall’agricoltura la salute degli uomini è andata a rotoli. Dunque anche dopo le due settimane di dieta chetogenica, la dieta Eades propone comunque un piano simile alla paleo: frutta sì, cereali no, al limite qualche tubero. (SEGUE A PAGINA DUE)