Last Updated on 26 Marzo 2018 by Eleonora Bolsi
2) Tagliare i carboidrati: c’è chi mangia solo frutta e verdura al posto dei carboidrati complessi come pasta e cereali o chi peggio fa la Dukan, e quindi si costringe a giorni di proteine pure e verdurine, o chi ancora fa la cheto. Ma tagliare i carboidrati è una delle cose peggiori da fare se vogliamo mantenere il metabolismo di una persona normale, e non scendere ai livelli di un’ameba allettata (manco in piedi, posto che l’ameba i piedi non li ha). E una cosa che le persone NON capiscono, è che ci vuole poco ad abbassare il metabolismo, ma possono volerci anni (in media almeno 12 mesi secondo il Minnesota Starvation Experiment) per alzare il metabolismo. Ecco perché tagliare le calorie e i carboidrati è un gioco che non paga, e di cui ci trasciniamo gli effetti per tanto tanto tempo.
3) Sostituire i pasti: il sostitutivo è come un boomerang. Chi lo usa e perde peso, non riesce a perdere peso in altri modi, ma tende comunque a ingrassare dopo essere dimagrito. E che fa? Torna al sostitutivo.
4) Via il glutine: oh, dicono tutti che fa male, vuoi vedere che è il glutine il problema? No, al massimo il problema è una debole flora batterica, viziata da anni di schifezze, da anni di prodotti industriali pieni di amido di frumento e zuccheri, non dal piatto di pasta. Le persone che credono che il glutine sia il male, in genere cascano dalla padella alla brace con la moda del gluten free: comprano prodotti senza glutine ma addizionati di zucchero, grassi e sale e meno proteici del loro parenti glutinosi. Dopo un iniziale miglioramento molta gente ingrassa. Questo perché non è il glutine il problema, ma la dieta poco varia, poco naturale e poco nutriente.
5) Controllare la fame: la fame è un bisogno, non una malattia. E la nostra fame può raccontarci molto. Se pranziamo e siamo soddisfatti del nostro pasto, ovvero siamo felicemente pieni, non penseremo al cibo prima di 3-4 ore. Il momento giusto per quello spuntino che però non stiamo agognando, è il classico languorino. Imparate allora questa regola:
– se hai finito di cenare e pensi già a cosa mangerai a colazione, stai sbagliando dieta (e approccio)
– se hai finito di fare colazione e non vedi l’ora di farti lo spuntino, o vai al lavoro e ti giri vogliosa al primo tizio che mastica il cornetto, stai sbagliando dieta.
– se arrivi alla merenda di pomeriggio con una fame che non ci vedi, stai sbagliando dieta.
A quel punto il tuo problema non è la fame, come credi, ma il fatto che non ti stai nutrendo abbastanza.
(segue a pagina tre)