Last Updated on 14 Ottobre 2020 by Eleonora Bolsi
Che il cancro sia diventata la cartina di tornasole di molte diete è una cosa inquietante.
Al di là dei risultati di qualche studio che però vengono a loro volta smentiti da altre ricerche, non si può curare il cancro con l’alimentazione. Si può dire senza essere smentiti che dieta e prevenzione cancro vanno di pari passo. L’importante è tuttavia non saltare a deduzioni sbagliate.
Che cosa intendiamo con la parola prevenzione?
Significa che tendenzialmente possiamo ridurre il rischio di ammalarci di cancro tramite un’alimentazione corretta, ma che non possiamo eliminare del tutto questo rischio. Inoltre, la correlazione tra dieta e prevenzione cancro si applica solo per alcuni tipi di neoplasie, per esempio per i tumori del colon-retto. Ma non per altri.
Oggi, chi vi dice il contrario, anche se è un medico, verrebbe smentito da altri mille medici.
Ancora peggio, quelli che dicono di poter guarire il cancro, ridurre le metastasi ecc., tramite l’alimentazione. Pochi sanno che questa gente viene sempre sanzionata duramente per questi claim pubblicitari.
Ci ricordiamo del messaggio, non sappiamo della multa che verrà dopo.
DIETA E PREVENZIONE CANCRO: COSA DICE LA SCIENZA
Si è visto che una dieta ricca di carne sottoposta a conservazione, salatura, affumicatura, e quindi ricca in sostanza di salumi e affettati, aumenta il rischio di sviluppare alcuni tipi di neoplasie intestinali.
Al tempo stesso, nelle neoplasie femminili estrogeno-correlate, e stessa cosa per il cancro al pancreas, si raccomanda di fare una dieta a ridotto contenuto di grassi.
Nelle cotture, bisogna assolutamente evitare di sviluppare sostanze tossiche che risultano teratogene e che possono aumentare i rischi di cancro, sebbene quest’ultimo dato non sia certo nell’uomo, ma solo negli animali. Tuttavia su queste cose occorre usare prudenza, che non ci costa nulla.
Per esempio idrocarburi policiclici aromatici (alimenti lavorati, alimenti abbrustoliti, bruciacchiati), nitrosammine (grigliatura di carne e pesce), ammine eterocicliche (carne a elevata cottura), e infine l’acrilammide, che avviene per modificazione degli amidi (il bruciacchiato di pane tostato e patatine fritte).
Altra preoccupazione, per quanto non ci siano dati certi al proposito, riguarda i pesticidi. Sarebbe bene quindi acquistare prodotti biologici ove possibile.
Infine, obesità e alcol sono due importanti fattori di rischio: una dieta adeguata con riduzione soprattutto dei forti alcolici è quindi raccomandata.