La battaglia dieta chetogenica versus dieta mediterranea continua, soprattutto negli Stati Uniti, dove anche tra i medici si nascondono i fanatici dei grassi saturi, che consigliano di escludere praticamente tutti i cereali dalla dieta per combattere i chili di troppo e migliorare la salute.
Tra questi, fa discutere il caso della dottoressa Trudi Deakin.
Dietista specializzata in diabetologia, consiglia ai suoi pazienti la dieta chetogenica per dimagrire e combattere il diabete.La dottoressa Deakin ha rivelato ai giornali di fare una dieta da circa 2600 calorie, non aver preso un etto e godere di ottima salute mangiando grassi, e in particolare grassi saturi per l’82 per cento della sua dieta. Avete capito bene, otto due.
L’ottantadue per cento della sua dieta è composta da grassi.
La dottoressa Deakin ha anche fatto un esempio della sua dieta.
Colazione con soufflé al formaggio fatto da tre uova, burro e formaggio al microonde, poi salmone affumicato o aringhe e avocado.
A pranzo uno spuntino a base di mirtilli con doppia panna o un muffin alle noci con farina di mandorle e a cena carne o pesce cotti nel burro con verdure. Dice che con questa dieta la sua salute è migliorata, sta in perfetta forma e la sua pelle è molto più sana e luminosa, il metabolismo è eccellente.
Dobbiamo crederle o no?
Dieta chetogenica, gli argomenti a favore
Sulla dieta chetogenica soltanto due sono gli argomenti usati finora per parlarne bene:
- è vero che i grassi sono stati spesso discriminati, e che molte ricerche che sottolineavano la correlazione tra grassi saturi e colesterolo sono vecchie, dagli anni Cinquanta ai Settanta.
- è vero che esiste una cosa chiamata insulina, ormone che aumenta dopo ogni pasto ed è responsabile in parte dei chili di troppo. E che i lipidi non aumentano i livelli di insulina.
I sostenitori della dieta chetogenica usano queste due argomentazioni, che però pur essendo parzialmente vere non sono infallibili.
Da un lato infatti, una dieta a basso tenore di grassi ha aiutato e aiuta persone con problemi di peso e di colesterolo alto.
Questo è indubbio, e ha decretato in America il successo della dieta Ornish e in tutto il mondo il successo della dieta mediterranea, che come sappiamo pur prevedendo una buona percentuale di grassi ha sicuramente un’alta percentuale di carboidrati.
Inoltre, demonizzare l’insulina è un gioco a massacro della logica. L’insulina serve anche a farci avvertire il senso di sazietà, e i grassi pur soddisfacendo il palato non saziano quanto un pasto bilanciato. Al massimo nauseano.
Inoltre, anche le carni rosse e i formaggi aumentano l’insulina, certo più dei cereali integrali.
Infine, la dieta chetogenica è difficilmente sostenibile sul lungo termine.
Significa dosare la frutta a un etto di frutti di bosco, mangiare solo verdura a foglia verde e qualche ortaggio, eliminare intere categorie di cibo, come cereali e pseudocereali, legumi, miele e ogni tipo di dolce, patate, mais, tutti i tipi di frutta e tutti i prodotti con zuccheri nascosti, amidi e via discorrendo.
Questo per tutta la vita.
Dieta chetogenica, in conclusione…
Insomma, posto che la dieta chetogenica per funzionare per sempre vada fatta per sempre, mentre con sicurezza la si può fare per una o due settimane senza ritrovarsi con gravi carenze nutrizionali, siamo sicuri che a parte queste carenze valga la pena alimentarsi così per tutta la vita?