Last Updated on 13 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
E veniamo a una storia che ha quasi dell’incredibile.
Una donna britannica di 82 anni, affetta dalla malattia di Alzheimer e costretta a vivere in una residenza ospedaliera, ha avuto una notevole regressione della sua malattia ed è tornata alla vita grazie a una nuova dieta.
A realizzare questo piccolo miracolo è stato il figlio, Mark Hatzer.
La madre, Sylvia, che non lo riconosceva più, era convinta di essere stata rapita, e di trovarsi in un orribile albergo, con puntuali telefonate alla polizia per essere salvata dagli infermieri.
La situazione era tale che Mark, deciso a provarle di tutte pur di salvarla, le ha imposto una nuova alimentazione, dopo che la vita nella casa di cura era diventata così insopportabile che la donna era stata dimessa.
E così Mark ha provato un approccio diverso, quello alimentare.
LA DIETA ANTI-ALZHEIMER CHE HA AIUTATO SYLVIA HATZER
Mirtilli e noci in quantità, più volte al giorno, fragole, noci brasiliane, due porzioni di broccoli, cavolo cinese o spinaci conditi con olio e un cucchiaio di semi di girasole, pesce, cioccolato fondente, avena a colazione, tazze di tè verde e patate dolci arrostite.
Questa è l’alimentazione che Sylvia Hatzer ha seguito tornando a casa.
I risultati? In due mesi di dieta, Sylvia è tornata a chiamare suo figlio per nome.
Invece nei mesi successivi ha potuto uscire, rivedere gli amici, passeggiare, e ora fa persino i cruciverba con l’aiuto della sua famiglia, e tanti giochi di società.
Mark dice di essersi ispirato alla dieta mediterranea e alla dieta Mind, e ha spiegato che con sua madre i risultati sono stati strabilianti.
Tanto che persino la Alzheimer’s Society ha condiviso le ricette della famiglia Hatzer e il piano dietetico di Sylvia.
ALZHEIMER E METALLI PESANTI: GLI INTEGRATORI IN AIUTO
Ma c’è di più. Un nuovo studio ha individuato alti livelli di alluminio nelle persone malate di Alzheimer.
Il consiglio è quindi di puntare su cibi disintossicanti e naturali, ma anche cucinare in padelle di ceramica o vetro, ed evitare l’alluminio nei cibi conservati e per la conservazione degli alimenti.
Si è visto che l’alga clorella in abbinamento con il coriandolo, il metil-sulfonil-metano, il selenio e l’inositolo sono le integrazioni chiave per disintossicarsi da questo e altri metalli pesanti.
Non è un caso che noci brasiliane, frutta e verdura, special modo frutti rossi e verdure in foglia, alghe e pesce contengano naturalmente questi ingredienti.