mercoledì, Ottobre 30

Cosa mangiare per dimagrire

Last Updated on 30 Settembre 2018 by Eleonora Bolsi

Avete mai avuto la sensazione che essere magri per sempre non fosse tanto difficile, che fosse tutta questione di cosa mangiare e quando mangiarlo, e i chili se ne sarebbero finalmente andati? Ebbene, non è soltanto una vostra sensazione, è l’impressione di molti e in un certo senso corrisponde a verità: sia la nostra salute che la nostra forma fisica dipendono da cosa mettiamo in bocca. E anche da quanto mangiamo, ovviamente. Secondo questo articolo, per esempio, basterebbe imparare a mangiare secondo le buone abitudini di chi è già magro per perdere subito peso. Ci sono insomma delle abitudini che chi è magro da tutta una vita ha già naturalmente e fa sempre.

La questione perciò non sarebbe cosa mangiare per dimagrire, ma quanto e come. Chi è magro sempre (io ne sono un esempio e confermo che è proprio così), a meno che non abbia un metabolismo iperveloce per questioni genetiche e fisiologiche, ha semplicemente delle ottime abitudini alimentari, ovvero sceglie ogni giorno di essere magro e non grasso, di non oltrepassare quella soglia che lo trasformerebbe da una persona che ha il controllo sul proprio peso a una che non lo ha, e che si alimenta come le pare. Volete qualche esempio celebre? Ebbene, pensate a Victoria Beckham, Madonna, Jacqueline Kennedy. Dal presente al passato, siamo pieni di esempi celebri di persone che si controllavano e si controllano a tavola per essere magri per sempre.
Sono quattro le cose che chi vuole essere e restare magro fa sempre, ogni minuto della sua vita, e che chi è grasso sceglie di NON fare.

Sono queste le quattro cose che vi separano dall’essere magri a vita. Se non le fate è perché avete deciso di non dargli retta, di non seguirle, focalizzandovi su cosa mangiare per dimagrire e sulle diete. Invece non è il cosa, ma il come e il quanto.
Secondo gli esperti, le abitudini che caratterizzano tutti i magri sono: autocontrollo (non cedere alle tentazioni ogni volta, ma una tantum e non mangiare fino a scoppiare); limite senza abolizione (non pensare al fatto che non si mangeranno più certi cibi e stare lontani da ogni dieta che abolisce certe categorie di cibi: tutto va mangiato con moderazione); comportamento quotidiano e programmazione dei pasti (se compri schifezze non puoi pensare di poterle tenere in casa senza mangiarle: correggiti a casa, in ufficio e quando esci per le soluzioni pià salutari e pianifica cosa mangiare); una dieta moderata unita ad attività fisica (quindi mangiando, senza saltare i pasti o provare diete restrittive di tre giorni).
Credetemi, sono appena tornata da un viaggio di lavoro in cui ho dovuto girare per pasticcerie e ristoranti con dolci succulenti di ogni tipo: in cinque giorni mi sono concessa solo una fetta di torta al cioccolato e una colazione più sostanziosa del solito e per ore avevo davanti a me ogni dolce possibile. Davvero le cose stanno così: conosco persone che quando salto il dolce o prendo solo un secondo in un pranzo di lavoro mi dicono “ma dai, tu che sei magra puoi mangiare tutto quello che vuoi”. Eh, no. Sono magra proprio perché non mangio tutto quello che voglio.
Chi è magro sceglie di non darsi alla pazza gioia, ma valutare ogni pasto con lo scopo di mantenersi in forma. Non c’è altro. La chiave, come dico sempre, è la moderazione.