Le persone obese a cui i medici in genere suggeriscono la chirurgia bariatrica hanno oggi un nuovo alleato per perdere i chili di troppo: approvato dalla FDA americana, arriverà in tempi brevi anche in Italia il pacemaker dell’appetito. Si tratta di un piccolo dispositivo, del tutto simile al tradizionale pacemaker cardiaco, che permetterà alle persone grasse di perdere peso: il dispositivo, prodotto dalla EnteroMedics, è un aggeggino che verrà impiantato nell’addome del paziente, e procederà dando degli impulsi elettrici intermittenti al cervello, modificando il segnale di sazietà e facendo sentire chi mangia subito pieno, o facendogli passare la fame. Se ci sentissimo pieni da scoppiare, quanto indulgeremmo nel cibo e quanto prima ci alzeremmo da tavola? Il trucco è questo e secondo gli scienziati dipende appunto da uno stimolo nervoso che può essere manipolato dal pacemaker dell’appetito senza effetti collaterali, a parte farci passare la fame.
Unico neo: il bisturi. Il pacemaker dell’appetito non è sottocutaneo, per cui bisogna comunque sottoporsi a un piccolo intervento per l’impianto, e ovviamente il paziente dovrà seguire le stesse precauzioni di un paziente con pacemaker cardiaco. Ma rispetto alle modalità della chirurgia bariatrica, un’operazione come questa sembra comunque una passeggiata, e potrebbe far rimandare o addirittura evitarci altre procedure più invasive. Al momento infatti il pacemaker dell’appetito ha dato risultati incoraggianti sui volontari umani, e presto sarà disponibile per i pazienti obesi. Sperando che sia per loro una soluzione definitiva.