Last Updated on 9 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Come pesare senza bilancia pasta, pane, patate o riso, o addirittura i dolci, di modo da mantenersi nella quota giornaliera dei carboidrati? Moltissime persone difettano in quella che si chiama una stima a occhio degli alimenti, finendo per esagerare con cibi, come quelli a base di carboidrati, che se si vuole dimagrire o anche rimanere in forma vanno senza dubbio controllati (ma non eliminati, mai eliminati). Altre trovano noiosa la dieta dimagrante proprio perché un piano dietetico ci costringe spesso a pesare tutto. E infine, avere un parametro “domestico” ma efficace può essere un aiuto per regolarsi: sono molte le persone che mi scrivono chiedendomi quanti grammi di pasta, pane o riso mangiare, o ancora come regolarsi con i dolci (special modo di domenica). Per questo motivo, ho trovato molto interessanti gli articoli di una nutrizionista molto in gamba che seguo da un po’. Lei si chiama Carla Frongia, ha un sito molto dettagliato e pieno di spunti utili per chi vuole alimentarsi bene, ovvero La nutrizionista Carla Frongia, e una omonima pagina fb che trovate cliccando qui.
Ebbene, in alcuni articoli la dottoressa Frongia spiega come pesare senza bilancia i carboidrati, dalla pasta al dolce.
Un peso a occhio, ma “personalizzato” su di voi, visto che per misurare gli alimenti tutto quello di cui avere bisogno è la vostra mano e qualche altro piccolo strumentino. Vediamo come si fa.
COME PESARE SENZA BILANCIA I CARBOIDRATI secondo la nutrizionista Carla Frongia
Innanzitutto la regola fondamentale per imparare a pesare senza bilancia gli alimenti è sottoporli a una prima pesata con bilancia e poi usare la mano o altro come riferimento per le successive misurazioni.
1) Gli spaghetti: tenendo 100 gr. di spaghetti crudi tra pollice e indice, possiamo riuscire a capire quanto è una porzione visivamente, semplicemente facendo caso alla posizione delle due dita in chiusura. Altrimenti, usiamo un tappo da bottiglia e infiliamo le punte del nostro “mazzo” di spaghetti. Scopriremo che circa 100 gr. riempiono perfettamente il tappo, entrandoci grossomodo tutti. Da lì, è più facile ridurre anche a 80 grammi a occhio.
2) Le patate: circa 320 gr di patate corrispondono a una porzione di spaghetti o riso, e vanno quindi mangiate in alternativa, soprattutto se vogliamo mantenerci. 320 gr di patate possono corrispondere a due patate medio-grandi o a tre medie, come spiega qui la dottoressa. Potete calcolarle con il pugno della vostra mano o con il palmo aperto e da lì farci l’occhio.
3) Il riso: il pugno chiuso può essere utile per calcolare la nostra porzione ideale di riso, a crudo, che varierà dagli 80 ai 100 gr. circa. Potete sempre prima pesare l’alimento sulla bilancia e poi usare il pugno per capire come regolarvi a occhio rispetto al quantitativo (p.es.: il mi pugno chiuso corrisponde a circa 80 grammi).
4) Il pane: il pane è davvero facile. Se lo usiamo per accompagnare un piatto proteico, calcoliamo una fetta larga come il nostro palmo se il pane è a fette, mentre una rosetta media da 60 gr. corrisponderà al nostro palmo aperto, e una pagnotta da 50 gr circa al pugno chiuso.
5) Torta: questo trucco mi piace tantissimo! Se siamo a dieta ma non vogliamo rinunciare al dolce, una fettina giusta per non esagerare corrisponde all’angolo che otteniamo mettendo il pollice adiacente alla base della torta e considerando il triangolo ideale che il pollice forma con l’indice. La foto qui è della dottoressa e spiega molto bene come fare.
Per altre informazioni sulla dottoressa Frongia, vi invito a dare un’occhiata al suo sito.