Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Come impostare le giuste calorie per dimagrire? Sappiamo più o meno che, se vogliamo perdere circa mezzo chilo a settimana, dobbiamo tagliare 500 calorie per dimagrire: o dalla dieta, quindi facendo un’alimentazione ipocalorica di meno cinquecento calorie dalla nostra alimentazione normale (cioè normocalorica), o dall’attività, quindi bruciando 500 calorie al giorno, o da entrambe, ovvero impostando un deficit calorico minore dalla dieta e facendo attività fisica (per esempio, se per stare nel mio peso devo introdurre 1800 calorie al giorno faccio 1600 calorie di dieta e mi alleno tutti i giorni per tagliarne altre 300 in media).
Questi però sono calcoli, e il rischio di usare solo dei calcoli è quello che se sbagliamo ci ritroviamo di fronte a due scenari:
– non dimagriamo, perché abbiamo sopravvalutato le calorie consumate o non siamo stati precisi nel tagliare le giuste calorie dall’alimentazione. Usiamo male le app, non dosiamo bene gli ingredienti, pensiamo di bruciare 100 calorie e ne bruciamo 10, eccetera.
– non dimagriamo perché abbiamo tagliato troppe calorie, e dopo un iniziale dimagrimento, non scendiamo più di peso. In questo caso, mandiamo avanti una dieta troppo rigida per noi, con il risultato che il metabolismo si abbassa e non scendiamo più di peso nonostante la buona volontà.
Il problema in entrambi gli scenari sta alla base. Io posso sapere quante calorie per dimagrire devo tagliare, ma devo partire dalla torta intera per poter tagliare una fetta, ovvero devo sapere precisamente qual è il mio fabbisogno calorico giornaliero. Per saperlo occorre fare due cose.
La prima: usare la formula di Mifflin-St. Jeor, che secondo questo studio è la più accurata, usando questo calcolatore on line (in inglese) e selezionando Metrics come unità di misura. Nel mio caso mi dice che per mantenermi del mio peso devo mangiare per 1876 calorie. Giusto? No, perché ne mangio due mila e tendo a perdere peso o al limite a stare nel mio peso. Il motivo? Se anche seleziono il mio livello di attività e dico che mi alleno dalle tre alle quattro volte a settimana, la formula non può stabilire che tipo di attività fisica faccio. Ecco perché, una volta che abbiamo ottenuto un dato, bisogna per forza fare una seconda cosa.
La seconda cosa: il dato soggettivo. Per sapere se le calorie stimate sono giuste, dobbiamo seguire alla lettera una dieta che sia di quelle calorie. Per esempio, io per sapere che dimagrisco mangiando per 1876 calorie al giorno, devo fare questa dieta di 1876 calorie al giorno per due o tre settimane. Ho perso peso? Allora devo aggiustare il dato aumentando le calorie. Ho preso peso? Allora forse ho bisogno di meno calorie. Solo questa cosa può impegnarci anche per un mesetto e ovviamente TUTTO dipende dal mio stato metabolico. Se sono stata a dieta perenne fino a quel momento e poi mangio le calorie di cui il mio corpo ha bisogno, con ogni probabilità tenderò a ingrassare. Questo è il rischio di chi sta sempre a dieta.
Cosa fare: la cosa migliore è affidarsi a un nutrizionista o a un dietologo che svolga i compiti per noi, ma perché la cosa funzioni, dobbiamo dire al medico la verità. Se abbiamo fatto di testa nostra e abbiamo consumato mille calorie al giorno e siamo in stallo, non possiamo non dirlo. La nostra storia dietetica conta per capire quanto siamo in salute. Se abbiamo il metabolismo rallentato da troppe diete, il nutrizionista deve saperlo, altrimenti è come fermarsi al punto uno. Ci si basa su una stima, ma nella pratica lo stato di salute del paziente conta.
A quel punto il professionista ha gli strumenti per valutare il nostro stato metabolico con qualche esame più approfondito: per esempio una DEXA, delle analisi del sangue, la valutazione della temperatura corporea, eccetera.
Che sono cose che dovrebbe proporci comunque, ma è meglio essere chiari sul nostro stato di salute.
Se invece gli diciamo che siamo in sovrappeso e vogliamo dimagrire senza fare cenno a come ci siamo comportati prima, è come se gli dicessimo che fino a quel momento abbiamo mangiato troppo. Magari non è così.
Ma prima di dire che la dieta del dietologo o del nutrizionista non funziona, partiamo da noi: siamo stati onesti?
O la nostra voglia di perdere peso a tutti i costi non ci ha fatto menzionare tutti i nostri fallimenti precedenti?
Solo unendo i dati al nostro specifico caso possiamo capire come impostare le giuste calorie per dimagrire.