mercoledì, Ottobre 30

Le bevande dietetiche fanno ingrassare?

Last Updated on 12 Ottobre 2020 by Eleonora Bolsi

Il consumo di bevande come la Coca cola è uno dei fattori principalmente correlati all’obesità adulta e infantile.

Ma anche quando i consumatori hanno scelto di passare dalle bevande tradizionali a quelle dietetiche, addirittura bevendone di più (secondo l’American Journal of Clinical Nutrition, il 25 per cento in più) non c’è stato quel miglioramento della salute in cui tutti credevano.

Eppure nelle bevande dietetiche non ci sono né calorie né zuccheri: allora è possibile che le bevande dietetiche fanno ingrassare? Cerchiamo di scoprirlo alla luce delle nuove ricerche scientifiche, che si sono interrogate sul rapporto tra dolcificanti a zero calorie e grasso corporeo.

Come vedremo la risposta non è scontata.

LE BEVANDE DIETETICHE FANNO INGRASSARE?

La risposta più semplice è no, dato che non forniscono energia.

Tuttavia, alcune ricerche hanno dimostrato scientificamente che esistono tipi di dolcificanti che favoriscono l’accumulo di grasso corporeo.

La maggior parte degli studi invece ha trovato una correlazione tra consumo di bevande dietetiche e maggiore peso. La correlazione tuttavia non è una causa.

Tra gli studi che hanno correlato l’uso di bevande dietetiche come fattore ingrassante ce n’è uno, il sant’Antonio Longitudinal Study of Aging, che per esempio trovò un legame tra consumo di bevande dietetiche e maggiore grasso addominale: quattro volte maggiore rispetto a chi non ne consumava.

Una metanalisi, infine, ha raccolto circa un migliaio di studi osservazionali. Benché una correlazione non stabilisce una causa, tutti gli studi osservazionali hanno trovato una correlazione positiva tra consumo di bevande dietetiche, aumento del peso e aumento del grasso corporeo.

STUDI CHE INDIVIDUANO UNA CAUSA TRA BEVANDE DIETETICHE E GRASSO CORPOREO

Una metanalisi apparsa sulla rivista Neuroscience ha stabilito che, in generale, è stato dimostrato che assumere un dolcificante aumenta l’appetito, e dunque anche le bevande a zero calorie.

Uno studio intitolato Dolcificanti, recettori del gusto e microbioma intestinale, apparso nel 2020 dimostra che i dolcificanti contenuti nelle bevande dietetiche aumentano la concentrazione di GLP-1. Si tratta di un ormone secreto dalle cellule epiteliali dell’intestino che segnala al corpo la necessità di produrre insulina.

Questa scoperta, spiega lo studio, si è avuta non solo sui topi, ma anche sugli umani.

In due studi sugli umani si è proprio visto che l’assunzione di bevande dietetiche modificava la secrezione di GLP-1 nell’intestino rispetto a bere sola acqua. In particolare per l’isomalto.
Quindi abbiamo un rapporto di causa-effetto.

Sempre in questo studio ne vengono citati altri due che sono rilevanti.

  • Il primo dimostra che i dolcificanti alterano i recettori del gusto dolce negli esseri umani.
  • Il secondo che quest’alterazione, in persone con le varianti del gene TAS2R38, si collega a un maggiore bisogno di mangiare e a difficoltà a saziarsi.

BEVANDE DIETETICHE, DOLCIFICANTI E SENTINELLE DELLA FAME

Uno studio del 2013 dimostrò, grazie a un test di tolleranza al glucosio detta di curva da carico, che rispetto a un gruppo di controllo chi ingeriva una dose importante di sucralosio, aveva un’innalzamento della glicemia plasmatica e poi di insulina. Anche qui parliamo di un dato di fatto, non di una semplice correlazione.

Nel 1999, un altro studio molto interessante per i metodi utilizzati, dimostrò che la saccarina, un altro dolcificante, aveva un effetto sui recettori sottocorticali del gusto che si riscontrano in diverse aree del cervello.

Questi recettori “dialogano” con quelli intestinali, attraverso impulsi che da chimici diventano elettrici, influenzando la fame, come dimostrato da altri studi.

Nel 2019 uno studio collegò il consumo di zuccheri semplici a quello di dolcificanti a zero calorie, trovando un nesso tra il consumo di dolcificanti e una preferenza maggiore per i cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici.

Uno studio australiano ha confermato che, agendo sui recettori, il sucralosio, altro dolcificante comune, modificava la sensibilità all’insulina se associato al consumo di carboidrati (per esempio bevanda a zero calorie con la pizza), peggiorando la glicemia.

Alla luce di questi dati possiamo dire che, i dolcificanti contenuti nelle bevande dietetiche influenzano glicemia, insulina e senso di fame.