Last Updated on 10 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
BATTERI INTESTINALI E PESO CORPOREO: LE IPOTESI DEGLI SCIENZIATI
1) Alcuni batteri riescono ad assimilare meglio alcuni cibi, che quindi ci forniscono più calorie: è l’ipotesi a cui gli scienziati sono arrivati dopo avere visto che i batteri della famiglia Firmicutes sono più abili a estrarre calorie e nutrienti da cibi ricchi di grassi o carboidrati. Le persone che hanno più Firmicutes sono quelle che si lamentano di prendere un chilo grazie a una sola fetta di pizza. Viceversa, i Bacteroidetes non sarebbero così agressivi, con la conseguenza che c’è bisogno di più cibo per ottenere le stesse calorie. Quindi una flora intestinale con più Firmicutes e meno Bacteroidetes è quella tipica di un individuo obeso.
2) I batteri intestinali sono legati al sistema immunitario ( a sua volta legato al metabolismo): secondo alcuni esperti, i battersi intestinali sarebbero responsabili di uno stato infiammatorio, che produrrebbe maggiori citochine, capaci di comunicare con il sistema immunitario. In risposta a questa reazione, l’individuo ingrasserebbe. Il grasso sarebbe così un modo che il corpo ha per difendersi da uno stato infiammatorio causato dalla flora intestinale, sviluppando insulino-resistenza.
3) I batteri intestinali e la dieta”povera”: altri esperti ipotizzano che il problema sia una dieta povera di nutrienti, anche se non di calorie. Un eccesso di cibi poco nutrienti anche se calorici, tipici dell’industria alimentare e di molta ristorazione, causerebbe la proliferazione di batteri intestinali più aggressivi, capaci di assimilare meglio il cibo per poterlo sfruttare. D’altra parte, come il metabolismo, anche la flora batterica sembrerebbe un sistema adattivo: gli orientali sarebbero in grado di digerire meglio di noi soia e alghe, per esempio.
Una volta conosciute queste teorie, come possiamo attivamente fare per cambiare i nostri batteri intestinali di modo da modificare il nostro peso corporeo senza ridurre drasticamente il cibo? Seguitemi a pagina tre.