mercoledì, Ottobre 30

Batteri buoni dell’intestino, come aumentarli?

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

Un altro studio, dopo quello che ha scoperto come una dieta ricca in polifenoli possa aiutare a prevenire l’effetto yo-yo delle diete, torna ad analizzare il ruolo dei batteri buoni dell’intestino nella salute e nel dimagrimento, e come essi cambiano a seconda del tipo di dieta che facciamo. Cambiamenti che il corpo impara a conoscere e per cui si comporta in modo diverso, tra l’altro reagendo metabolicamente e a livello di sistema immunitario.

In sintesi: la maniera in cui mangiamo influenza la nostra flora batterica, cambiando il livello di batteri buoni e batteri cattivi. Più si hanno batteri buoni (e di tipo diverso) nell’intestino, più il metabolismo è alto, la salute migliora, si tende a essere magri e a non prendere peso. Il cibo viene assimilato in modo diverso e migliore.
Qualsiasi cambiamento della nostra flora batterica è come un messaggio che viene comunicato al corpo. Il corpo attua cambiamenti metabolici e immunitari in risposta a questo messaggio.

Per capire la maniera in cui la flora intestinale comunica con il nostro corpo, i ricercatori hanno svolto un ennesimo studio sui topi, tuttavia i risultati sono molto interessanti: i topolini sono stati divisi in due gruppi; uno faceva una dieta ricca di frutta, verdura, carboidrati complessi di tipo naturale (radici, tuberi); il secondo gruppo mangiava cereali raffinati, grassi, zuccheri da snack. Nel primo caso, la fermentazione dei cibi naturali creava attraverso i batteri buoni nell’intestino degli acidi grassi a catena corta (un classico esempio è quello dell’acido butirrico). Questi acidi comunicano con l’epigenoma, che è l’insieme dei processi che consentono al corpo di leggere il proprio dna, ma anche di rispondere ai cambiamenti ambientali. Quindi i batteri svolgono un ruolo epigenetico tramite gli acidi grassi a catena corta. I ricercatori hanno dunque inserito degli acidi grassi a catena corta nei roditori con la dieta occidentale e grassa, per sopperire alla mancanza di batteri buoni. Risultato? Anche qui si è verificata una comunicazione a livello epigenetico.

Più la flora batterica, o microbioma intestinale, comunica a livello epigenetico con il corpo, meno si ingrassa.
Più questa comunicazione è alterata o assente, più si ingrassa.
Cosa possiamo fare? Due cose importanti per aiutare i nostri batteri buoni.
Da un lato, incrementare il consumo di cibo naturale, come frutta, verdura, tuberi, legumi.
Dall’altro, aiutarsi con maggiori fonti di acidi grassi a catena corta: un po’ di burro crudo, un po’ di aceto di mele nei piatti (o diluito da bere prima dei pasti), qualche formaggio molto fermentato per chi lo tollera, e latte.