Last Updated on 31 Ottobre 2019 by Eleonora Bolsi
L’obesità infantile è in aumento nella maggioranza dei Paesi occidentali: e così dei pediatri propongono non il cambiamento dello stile di vita, non altre misure preventive come eliminare le macchinette che distribuiscono patatine e dolciumi dalle scuole, bensì la strada più semplice. Quella della chirurgia bariatrica.
Se fino a dieci anni fa la cosa sembrava impossibile, oggi la chirurgia bariatrica pediatrica è invece una delle soluzioni che i medici stanno prendendo in considerazione per combattere l’obesità infantile.
CHIRURGIA BARIATRICA PEDIATRICA
LA DICHIARAZIONE DELLA AAP, ASSOCIAZIONE PEDIATRICA AMERICANA
Soltanto negli Stati Uniti, fa sapere l’Associazione Pediatrica Americana, ci sono 4 milioni e mezzo di bambini obesi. Tanto da avere firmato un documento ufficiale in cui chiede un maggiore accesso alla chirurgia bariatrica, abbassando l’età minima per questa procedura.
Il motivo? La chirurgia bariatrica, quindi la riduzione chirurgica dell’intestino, è al momento la strategia che più funziona per trattare l’obesità. E poiché stiamo assistendo a un’epidemia di obesi sempre più giovani, è giusto che anche i bambini ottengano lo stesso trattamento.
A proporre il documento è la pediatra Sarah Armstrong, membro della commissione dell’AAP nonché autrice di uno studio in cui si analizza l’aspettativa di vita per quei bambini gravemente obesi.
Salvare loro la vita è possibile, se si fa l’intervento.
Sempre nello studio, specifica che sotto il termine “chirurgia bariatrica pediatrica” si intende una chirurgia per tutti i pazienti al di sotto dei 18 anni. E dunque non tanto i bambini piccoli, quanto gli adolescenti obesi sono i pazienti a cui la chirurgia può salvare la vita.
Le complicazioni riguardano il 15% (a seconda del tipo di trattamento) dei pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica: questo vuol dire che si tratta di un intervento sicuro, spiega.