Sul consumo di noci, nocciole, pistacchi, mandorle e arachidi si legge di tutto, persino che facciano dimagrire! Magari fosse vero. Non lo è: in questo studio alcuni medici dicono che le seicento e passa calorie di noci e famiglia non vengono metabolizzate dall’organismo. Non si spiega perché e tendo a pensare che non sia vero. I dati certi sono che noci, nocciole, pistacchi, mandorle e arachidi contengono buone quantità di omega6 (tra i grassi buoni che non dovrebbero mancare nella nostra dieta), che sono alimenti a basso indice glicemico e tendono ad abbassare sia la glicemia che i trigliceridi nel sangue: sono sazianti, impiegano un casino di tempo per essere digeriti, e rallentano invece l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. Chi soffre di diabete farebbe dunque bene a iniziare un pasto con 5 noci macadamia, forse le migliori, diciamo una specie di mini aperitivo, che possiamo associare a della verdura cruda. Se ognuno di noi iniziasse un pasto con un pinzimonio di sedano, finocchio, cetriolo conditi con una salsa di succo di limone o aceto, senape, e un cucchiaino di olio, più 5 noci o 5 pistacchi, difficilmente si butterà su cento grammi di pasta con le verdure. Ne mangerà settanta. E il carico glicemico sarebbe comunque più basso di un piatto di soli settanta grammi di pasta con verdure, ma molto più saziante.
Tenderà a mangiare meno, insomma, e ridurrà l’assorbimento degli amidacei del pasto.
Quindi, ricapitolando, noci e nocciole sono alimenti ideali per i diabetici, a patto di non esagerare con il consumo.
Sono grassi, perciò, non ne dobbiamo consumare troppe. Ma sono necessarie, se mangiate con criterio, magari durante i pasti principali, o associate negli spuntini a frutta e verdura: mai da sole, non perché facciano male, ma perché è difficile saziarsi con cinque noci.
Ricordiamoci che dal 25 (per la dieta mediterranea) al 35 per cento della nostra dieta deve essere costituito dai grassi.
Se sentite dire che “fanno dimagrire”, ebbene, non è vero, ma sono ottimi alimenti per diabetici, questo sì.
