Last Updated on 2 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Esiste davvero la possibilità di formulare una dieta a partire dal proprio DNA? Una dieta genetica? Inizio con il dire che è praticamente il sogno di tutti, l’emblema della personalizzazione della dieta personalizzata che più di così non si può, essendo il nostro patrimonio genetico unico.
Un modo per capire se per esempio esistono cibi che ci fanno particolarmente bene, che attivano chissà cosa nel nostro corpo che ci fa sgonfiare, depurare la pelle, perdere chili come la neve che si scioglie al sole.
Ecco, questo modo, questa dieta genetica ideale a cui tutti automaticamente siamo portati a credere, non esiste.
Per il momento potete levarvela dalla testa. Esistono dei margini per cui conoscere qualcosa del proprio DNA può contribuire a migliorare e personalizzare la nostra alimentazione? Sì, e vi indico qui quello che oggi si può fare grazie alla genetica (fonte).
DIETA GENETICA: IN COSA CONSISTE DAVVERO?
1) Cosa può dirci un esame del DNA su quale dieta è la migliore per noi? Al momento, un test genetico può fornirci una serie di informazioni che però più che riguardare il dimagrimento, riguardano l’alimentazione in generale. Esempio: come reagiamo alla caffeina; come e quanto assorbiamo i micronutrienti, e in cosa tendiamo ad avere delle personali carenze tra vitamine e sali minerali (se per esempio siamo geneticamente predisposti a un malassorbimento di calcio o ferro); come l’esercizio fisico ha o meno un impatto sulla nostra salute (sappiamo che l’esercizio fisico, pur facendo bene a tutti, non dà risposte univoche in materia di ricomposizione corporea. Per esempio ci sarà chi tende all’ipertrofia, chi ha delle caratteristiche utili a sport atletici come la corsa).
2) Un esame del DNA non può dirci proprio nulla di nulla su come dimagrire? Un esame del DNA al momento può darci informazioni utili ma non fondamentali: può stabilire il motivo per cui abbiamo una predisposizione per i cibi dolci e non salati; può stabilire per quali malattie abbiamo una predisposizione genetica, per esempio a livello cardiovascolare. Tuttavia, secondo José M. Ordovás, capo del dipartimento di nutrizione e genomica del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging alla Tufts University, la conoscenza di pochi geni, quelli che analizza il test, non permette oggigiorno di dare informazioni più mirate di quelle che vi ho appena elencato. Per arrivare ad analizzare gli oltre ventimila geni che compongono la nostra mappa genomica, insomma, serviranno anni.
Quindi nessun consiglio specifico può essere dato grazie agli esami del DNA odierni: la nutrigenomica sta facendo passi da gigante, ma se si segue già una dieta sana e bilanciata, fare un test genetico per dimagrire non è utile.