Last Updated on 19 Settembre 2019 by Eleonora Bolsi
Può una dieta rallentare i sintomi della premenopausa, o addirittura rallentare i ritmi del nostro orologio biologico, e farci andare in menopausa più tardi? Può al contrario una dieta farci andare in menopausa prima del tempo? Secondo i ricercatori della School of Food Science and Nutrition at the University of Leeds, in Inghilterra, alimentazione e sintomi della premenopausa possono essere correlati: per esempio, le donne che fanno molti snack a base di prodotti da forno, dolciumi di scarsa qualità, prodotti industriali pieni di eccipienti, farine raffinate, sembrano soffrire in anticipo dei sintomi della premenopausa. Al contrario, per quanto non sia ancora possibile parlare di un rapporto di causa-effetto, gli esperti hanno evidenziato come delle migliori abitudini alimentari possano rallentare l’orologio biologico femminile.
SINTOMI DELLA PREMENOPAUSA.
LE BUONE ABITUDINI A TAVOLA E NON SOLO
- Mangiare più pesce, in particolare azzurro, è correlato a un “ritardo” della menopausa di circa tre anni, mangiare legumi freschi di un anno.
- Un aumento nella dieta di cibi che contengono naturalmente zinco e B6 è associato a una comparsa “ritardata” dei sintomi della premenopausa: piselli freschi, semi di girasole o semi di zucca, cioccolato fondente per lo zinco; carni magre, pesce, verdure in foglia e cereali integrali per la B6.
- I sintomi della premenopausa arriverebbero un anno e mezzo prima se si consumano molti prodotti industriali e cereali raffinati.
- Nelle donne che non hanno avuto figli, carni magre ma di qualità come pollame e tacchino e consumo di frutta ricca di antiossidanti come l’uva è associata a una comparsa ritardata della premenopausa.
- Attività fisica, consumo di frutta e verdura di stagione e di cibi nutrienti incidono sui tempi della menopausa, rallentandone la comparsa.
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