Last Updated on 2 Giugno 2020 by Eleonora Bolsi
DIETA REFLUSSO: PIANO DIETETICO
- Alimenti da evitare. Caffè, tè, cibi piccanti, cibi troppo ricchi di grassi, agrumi, cioccolata, bevande con anidride carbonica aggiunta, menta, cipolla, aglio, salsa di pomodoro o pomodori, ananas. Oltre questi va valutata la risposta agli alimenti integrali, perché le fibre in eccesso rallentano lo svuotamento gastrico.
- Cotture da evitare: zuppe, stufati, fritture.
- Abitudini da rivedere: pasti abbondanti e l’abitudine di introdurre troppi liquidi quando mangiamo o di bere acqua a grossi sorsi anche durante il giorno.
Colazione.
Latte solo scremato un bicchiere o un vasetto di yogurt magro, 2 fette biscottate o una fettina di pane tostato accompagnato da un cucchiaino di miele o da composta di mela o marmellata di pesche o albicocche.
In alternativa vanno bene latte di soia o yogurt di soia, quark scremato, skyr scremato, biscotti a ridotto contenuto di grassi come i Privolat o dei Pavesini, fiocchi di avena. A colazione va anche bene una fetta di torta o ciambellone a ridotto contenuto di grassi, come per esempio questa torta di mele.
Spuntino.
Una banana piccola o una mela o pera cotta o succo di mela biologico o pesche/albicocche.
Pranzo.
- Una porzione di pasta o riso (70 grammi). Si può condire con ortaggi come zucchine, fagiolini, finocchi, melanzane senza buccia né semi, radicchio, spinaci, zucca, funghi, punte di asparago, oppure con pisellini primavera, un cucchiaino di olio, un cucchiaino di grana padano grattugiato. Non usare aglio o cipolla. Le verdure possono essere sbollentate o saltate brevemente in padella.
- Al piatto possiamo abbinare tonno al naturale, un trito magro di vitello o tacchino, degli albumi, oppure aggiungere un piccolo secondo con tre fette di bresaola o della ricotta light o dei fiocchi di latte scremato o del formaggio fresco senza grassi (Zero Santa Lucia) o della mozzarella light.
- Meglio evitare la frutta a fine pasto, limitandosi semmai a una o due fettine di mela essiccata o a una tisana ai semi di finocchio con un cucchiaino raso di miele. Ricordiamoci che i tre pasti principali devono essere leggeri.
- Al posto di pasta o riso vanno bene gnocchi, cous cous, altri cereali come l’avena o l’0rzo, polenta.
- L’utilizzo di cereali integrali va valutato.
Merenda.
Come lo spuntino della mattina.
Cena.
- Una piccola porzione di carne magra (vitello sgrassato, coniglio, tacchino, pollo) o di pesce bianco (merluzzo, nasello, platessa, halibut) o polpo/calamari o una omelette di un solo uovo + albumi o una porzione di formaggio magro tra quelli già indicati o una porzione di prosciutto cotto sgrassato o bresaola. Pesci grassi o affumicati vanno limitati.
- Una porzione di verdure non in quantità eccessiva.
- Del pane tostato o invecchiato, evitando quello fresco o con troppa mollica o al limite una piccola porzione di patate lesse o poca frutta cotta o una banana se non vogliamo mangiare pane o patate.
- Evitare in ogni caso brodo, minestre, zuppe.
- Un cucchiaino di olio per le preparazioni.
- Da evitare a cena: insalate, verdure crude, cetrioli.
Dopocena
Si può fare purché si rimanga a digiuno entro due ore prima di andare a letto.
Va bene una fetta biscottata o 3 pavesini o una galletta di riso con un cucchiaino di composta di mela o delle chips di mela.
Nota bene!
Per non rendere troppo restrittiva la dieta, altri alimenti possono essere re-introdotti dopo la riduzione dei sintomi.
Per esempio si può optare per del grana padano al posto del parmigiano in piccole quantità a pasto (20-30 grammi) o per due uova medie una volta a settimana o per formaggi come il primosale o la ricotta normale. E’ vero che i formaggi stagionati andrebbero evitati, ma è anche vero che non tutti i grassi sono uguali.
E in particolare gli sfingolipidi e l’acido butirrico, contenuti nei grassi del latte, sono sostanze importanti per la salute intestinale, e in tutte le patologie digestive causate da infiammazione.
Inoltre inibiscono l’azione dell’H. Pylori e dell’E.Coli.
Quindi eliminare del tutto i formaggi dalla dieta non ha senso, semmai si può ridurne il consumo o evitarli inizialmente.
Anche i legumi, che in genere sono controindicati, si possono reintrodurre saltuariamente in piccole quantità, magari passati, così come le carni rosse ma privilegiando sempre cotture leggere e tagli magri. Limitiamola a una porzione settimanale.
Anche la frutta in genere sconsigliata può essere re-introdotta. Per esempio del melone o un succo di arancia dolce e non acidulo.
L’importante è testare l’alimento in sicurezza, per esempio una o due volte in minima quantità nel corso della settimana.
Per chi vuole bere un caffè al mattino, è importante berlo non a stomaco vuoto, limitandosi a uno durante il giorno, preferibilmente diluito con latte. Stessa cosa per il tè: un tè leggero, per esempio bianco.
Vediamo l’integrazione naturale, molto importante per ridurre il reflusso ed evitare farmaci.
(SEGUE A PAGINA TRE).