mercoledì, Ottobre 30

Dieta intestinale o dieta di eliminazione: per quanto tempo farla?

Last Updated on 5 Luglio 2019 by Eleonora Bolsi

Oggi sappiamo che una delle chiavi per dimagrire è migliorare la nostra flora batterica.
E ridurre così uno stato infiammatorio intestinale che ci dà sintomi come stitichezza, gonfiore, bruciore, pesantezza di stomaco, difficoltà a digerire.

Sebbene esistano molti protocolli in giro, tutti questi protocolli di dieta intestinale hanno una cosa in comune.
Sono cioè diete di eliminazione. Ovvero sono diete che prevedono l’eliminazione di alcuni cibi, per esempio quelli contenenti glutine, lattosio e/o caseine, alcuni tipi di vegetali e legumi, eccetera.

Un esempio di dieta intestinale può essere la dieta Fodmap, la dieta Gaps, la dieta dei Carboidrati Specifici, la dieta Plant Paradox, ma anche alcuni tipi di dieta low carb e protocolli come la dieta dissociata.

Ma per quanto tempo fare queste diete?

Per sempre? E quale rischio corriamo se mandiamo avanti una dieta intestinale come queste per anni?

DIETA INTESTINALE O DIETA DI ELIMINAZIONE: PER QUANTO TEMPO FARLA?

Tutte le diete cosiddette intestinali hanno moltissimi vantaggi, perché vanno a ridurre uno stato infiammatorio. Questo però non vuol dire che dobbiamo mangiare così per sempre.

  • Le diete più serie, come la Fodmap, hanno una fase in cui poco per volta si reintroducono gli alimenti, e si evitano solo quelli che scatenano di nuovo lo stato infiammatorio.
  • Una dieta di eliminazione va protratta a lungo tempo sono quando non è possibile consumare certi alimenti. Questo accade in caso di allergie (alle caseine, alle arachidi, eccetera) o in caso di celiachia, ovvero intolleranza al glutine. L’intolleranza al lattosio è reversibile o curabile attraverso una cura di probiotici.
    Ma se io sono celiaco, dovrò eliminare il glutine per sempre.
  • In tutti gli altri casi, l’eliminazione deve essere momentanea e programmata con l’aiuto di un medico.
    A volte verranno inseriti degli alimenti a rotazione, in minime quantità, a volte verranno re-inseriti degli alimenti che non erano responsabili dell’infiammazione ma che erano stati limitati in via cautelativa.
  • Ma il traguardo finale è sempre quello di tornare a un’alimentazione il più vasta possibile.
    Vediamo cosa accade se invece continuiamo a mangiare così.
    (SEGUE A PAGINA DUE)